Brooks Brothers, un socio di minoranza accusa di “sabotaggio” e chiede 100 milioni alla famiglia Del Vecchio

Lo scrive il Financial Times. Nell'edizione online FT segnala che «Tal Apparel, un produttore di abbigliamento di Hong Kong ha citato in giudizio Claudio Del Vecchio e suo figlio Matteo nonché Delfin», la holding che fa capo al capostipite Leonardo Del Vecchio (padre di Claudio) e che controlla EssilorLuxottica e le quote in Mediobanca e Generali. «Le accuse nella denuncia sono false e ci aspettiamo che il tribunale respinga il caso», ha detto al quotidiano anglosassone una persona vicina a Claudio e Matteo Del Vecchio mentre Delfin non ha commentato.

La redazione
La boutique storica di Brooks Brothers a Manhattan sulla 44ma. A settembre sulla stessa via aprir?? anche il ristorante dello storico brand americano, New York, 23 Gennaio 2014. ANSA/ UFFICIO STAMPA +++ NO SALES EDITORIAL USE ONLY +++
La boutique storica di Brooks Brothers a Manhattan sulla 44ma. A settembre sulla stessa via aprir?? anche il ristorante dello storico brand americano, New York, 23 Gennaio 2014. ANSA/ UFFICIO STAMPA +++ NO SALES EDITORIAL USE ONLY +++

La famiglia Del Vecchio è accusata di aver «sabotato» potenziali offerte d'acquisto per Brooks Brothers e di aver costretto la catena di abbigliamento maschile statunitense al fallimento per evitare di pagare decine di milioni di dollari all' unico investitore esterno del marchio controllato dalla famiglia italiana. Lo scrive il Financial Times. Nell'edizione online FT segnala che «Tal Apparel, un produttore di abbigliamento di Hong Kong che fornisce una camicia di taglio formale su sei vendute negli Stati Uniti, ha citato in giudizio Claudio Del Vecchio e suo figlio Matteo nonché Delfin», la holding che fa capo al capostipite Leonardo Del Vecchio (padre di Claudio) e che controlla EssilorLuxottica e le quote in Mediobanca e Generali. Nella causa, depositata nel Southern District di New York, vengono chiesti più di 100 milioni di dollari di danni. «Le accuse nella denuncia sono false e ci aspettiamo che il tribunale respinga il caso», ha detto al quotidiano anglosasone una persona vicina a Claudio e Matteo Del Vecchio mentre Delfin non ha commentato. Un avvocato di Tal, Katie Jakola di Kirkland & Ellis, ha indicato a FT di aver presentato reclami per più di 100 milioni di dollari e di attendere di presentare il caso della società in tribunale «per recuperare ciò che è dovuto». Tal ha detto - secondo quanto riporta il quotidiano - di aver investito 100 milioni di dollari in Brooks Brothers nel 2016 solo dopo che Claudio e Matteo Del Vecchio avevano accettato di rendere a Tal per intero il suo investimento nel caso in cui avessero venduto il marchio di camicie per uomo per meno della valutazione di 652 milioni di dollari dell'acquisto. Il Financial Times ricorda che Brooks Brothers ha chiesto la protezione dal fallimento lo scorso luglio motivata dal fatto che la pandemia aveva intensificato «i venti contrari dell'industria», ma aveva sottolineato che la richiesta del Chapter11 avrebbe «facilitato un processo di vendita di massimizzazione del valore» che era già avviato.

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