Bulgari e Barletta danno vita ad Arsenale: una nuova iniziativa per l'ospitalità made in Italy

Con investimenti già attivi per oltre 370 milioni di euro, la società sarà dotata di tre divisioni principali, tutte focalizzate sul turismo, tra le quali la divisione Real Estate Hospitality. Oltre ai progetti di Soho House Roma e Rosewood Venezia che dal Gruppo Barletta confluiscono in Arsenale, la pipeline prevede 5 operazioni strategiche tra Roma, Cortina, la Toscana e il Sud Italia
L'imprenditore Paolo Barletta e la fidanzata, l'attrice Anna Safroncik in una foto di archivio sul red carpet del Festival di Venezia
L'imprenditore Paolo Barletta e la fidanzata, l'attrice Anna Safroncik in una foto di archivio sul red carpet del Festival di Venezia

ROMA. L’obiettivo è unire le forze per poter investire nelle strutture turistiche.

Nicola Bulgari (nel 2011, insieme al fratello Paolo, vendette a Lvmh il noto brand di gioielleria), con la sua Annabel Holding, e Paolo Barletta, ceo di gruppo Barletta e della società di venture capital Alchimia, hanno dato vita ad Arsenale, spa che avrà come focus principale la valorizzazione di immobili e hotel in posizioni strategiche del Paese. Verrà investito del denaro per riqualificarli e verranno siglati accordi con brand dell’hospitality mondiale, in modo da rendere più attrattive le destinazioni italiane del comparto lusso.

L’operazione avviene un anno dopo l’ingresso di Annabel Holding in Alchimia, grazie all’accordo sottoscritto con aumento di capitale riservato di 10 milioni di euro e pari al 12% di Alchimia Spa. Nella nuova società, Nicola Bulgari, tramite Annabel Holding, potrà acquisire una partecipazione di minoranzafino al 25%, di cui la prima metà è stata già perfezionata.

Con investimenti già attivi per oltre 370 milioni di euro, Arsenale sarà dotato di tre divisioni principali, tutte focalizzate sul turismo, tra le quali la divisione Real Estate Hospitality. Oltre ai progetti di Soho House Roma e Rosewood Venezia che dal Gruppo Barletta confluiscono in Arsenale, la pipeline della nuova società prevede 5 operazioni strategiche tra Roma, Cortina, la Toscana e il Sud Italia.

Il focus principale è la valorizzazione di immobili e hotel in posizioni strategiche che, grazie a nuovi investimenti e tramite la gestione dei migliori brand dell’Hospitality mondiale, potranno tornare a essere attori reali dell’ospitalità e del lusso Made in Italy.

“È emozionante in un momento come questo poter parlare di turismo e pianificare a lungo termine investimenti strutturati nel nostro Paese. L’Italia, siamo convinti, potrà avere un grande vantaggio competitivo nel post Covid e dobbiamo farci trovare pronti per essere i protagonisti di questa nuova fase”, commenta Barletta. Mentre Bulgari rivendica come l’Italia sia “il Paese più bello del mondo” e, spiega, “la nostra sfida sarà quella di poterlo mostrare a tutti.

In Asia ci sono quasi 800 milioni di Millennials che presto potranno tornare a viaggiare, a scoprire e visitare. Noi dovremmo essere pronti ad accoglierli e su questa sfida si giocherà parte del futuro del nostro Paese”, conclude.

Questa operazione si inserisce in un filone già evidente da qualche anno, ma che ha registrato un’accelerazione con la pandemia di coronavirus, che per mesi ha fermato le strutture, tuttora per altro a mezzo servizio. In Italia l’offerta di hotel è molto parcellizzata, con la stragrande maggioranza di strutture gestita da singoli nuclei familiari, che spesso non hanno capitali, né possono disporre delle managerialità necessarie per reggere il passo dell’innovazione.

Uno stato di cose che negli anni ha fatto calare l’appeal di alcune destinazioni del nostro Paese nel confronto con la concorrenza internazionale. Così stanno nascendo fondi d’investimento specializzati e anche la Cassa Depositi e Prestiti è intervenuta, lanciando nelle scorse settimane del Fondo Nazionale del Turismo (Fnt), che punta a favorire l’ammodernamento delle aziende di settore, anche sostenendo il consolidamento dei gestori e attraverso la valorizzazione degli asset immobiliari.

L’operazione Arsenale è stata seguitadagli studi Chiomenti per Annabel Holding con i partner Italo De Santise Giovanni Cristoforo e lo studio Legance per il Gruppo Barletta, con il partner Marco Gubitosi e la senior associate Flavia Carmina. Advisorfinanziario e fiscale dell’operazione lo studio BK,nella persona del suo managing partner Federico Peron.

Cdp corre in aiuto del turismo, comprerà gli immobili e lascerà la gestione degli hotel
La redazione
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