Cadel, trimestre con il turbo: «Più stufe per il meteo rigido»

Per l’azienda di Santa Lucia di Piave il fatturato 2024 è stato di 23 milioni di euro  nel riscaldamento a legna e a pellet

Maria Chiara Pellizzari

 

«Le temperature più rigide del meteo, la stabilizzazione dei costi del pellet, fonte di energia rinnovabile, e l’economicità delle stufe a pellet, percepite come una valida alternativa rispetto ad altri combustibili in fasi di fluttuazione dei prezzi dell’energia, sono alcuni dei fattori che ci stanno riportando a crescere sensibilmente».

A parlare è Massimo Daruos, Ceo di Cadel, azienda trevigiana di Santa Lucia di Piave con oltre 60 anni di storia nella produzione di stufe a pellet e a legna. Cadel nel primo trimestre 2025 ha segnato un aumento di ricavi del 55% rispetto al 2024.

Con un fatturato 2024 di 23 milioni di euro, in linea con i volumi del 2023, e un Ebitda Margin del 4,5%, l’azienda impiega 103 dipendenti. «In passato il nostro settore ha vissuto degli anni di boom, fino al 2022. Il 2023 è stato invece per noi un anno di flessione principalmente a causa dei costi del pellet schizzati alle stelle e degli inverni miti, ma verso la fine del 2024, con la normalizzazione dei costi, abbiamo ripreso a crescere. Abbiamo investito in prodotti tecnologicamente evoluti, nella funzionalità, nell’identità del marchio e nel design, con stufe che si trasformano in elementi d’arredo».

Entrata nel 2013 nel gruppo Mcz, uno dei principali attori europei nel settore del riscaldamento a biomassa, Cadel nel 2024 ha realizzato il suo fatturato per oltre il 70 per cento all’estero, in Europa. «Siamo da sempre vocati all’export. In passato abbiamo raggiunto anche volumi di esportazioni dell’80%, l’anno scorso la quota di export è risultata al 70% perché il mercato italiano è cresciuto del 15 per cento», spiega il Ceo Daruos. «È positivo che le vendite siano in aumento in entrambi i canali: quello delle rivendite specializzati dove si trovano i nostri prodotti a marchio Cadel ma anche il canale della grande distribuzione che vale il 40 per cento del fatturato e che in passato aveva rallentato visti i costi del pellet».

Nel 2023, sotto la gestione di un nuovo management, Cadel ha inaugurato la nuova sede e uno stabilimento produttivo 4.0 che copre una superficie di 15 mila metri quadri con 3 mila metri quadri di magazzino automatico, dieci linee di produzione e sette di finitura. Tutto il processo produttivo si svolge in un unico sito, con una buona autonomia energetica grazie ad un parco fotovoltaico da 400 kw.

L’azienda partecipa ai principali eventi europei dedicati al riscaldamento sostenibile: dopo la presenza a Flam’Expo di Lione in Francia, il brand si prepara a esporre a World of Fireplaces a Lipsia (Germania), dal 28 al 30 aprile. «Vetrine in cui promuoviamo il nostro Made in Italy fuori dai confini nazionali. In particolare, i mercati in cui siamo più forti sono quelli di Francia, Belgio, Germania e Polonia, dove conquistiamo i consumatori grazie anche all’eleganza dello stile. Tecnologia, manifattura e design sono i valori che portiamo ogni giorno nei principali mercati europei», sottolinea Daruos, nella Giornata del Made in Italy, «occasione per noi preziosa per riflettere sul ruolo che abbiamo come azienda, nel promuovere e valorizzare il saper fare italiano».

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