Calligaris Group, 230 milioni di ricavi
Il fatturato del 2021 segna +23% sull’anno precedente; trend a doppia cifra anche nel 1° trimestre del ‘22. Il ceo Rosa Uliana: «Puntiamo a crescere ancora con nuove acquisizioni»
UDINE. Calligaris group mette in bacheca un anno da record. Il gruppo friulano dell’arredamento ha chiuso i conti 2021 con 230 milioni di ricavi, in aumento del +23% rispetto al 2020, e con un Ebitda che supera i 46 milioni di euro, pari a più del 20% sul fatturato, in crescita del 31% sull’esercizio precedente.
Risultati importanti quelli messi a segno dal gruppo di casa a Manzano, controllato dal fondo Alpha private equity, realizzati anche grazie all’acquisizione di Fatboy, iconica azienda di arredamento olandese, fortissima nell’ecommerce e sui mercati internazionali, acquisita da Calligaris l’anno scorso. Un acceleratore formidabile per la crescita di tutto il gruppo, sia oltreconfine che sul web. I dati 2021, che hanno beneficiato solo parzialmente di questo effetto traino, già mostrano qualche segno: la quota export (storicamente alta per Calligaris) si è attestata al 74%, quella delle vendite online al 15%. Ma l’intenzione è fare ancora di più, proprio grazie alle sinergie, distributive e digitali, che l’ingresso di Fatboy nel gruppo promette di generare.
Se il 2021 è stato un anno di grande crescita, il 2022 non si annuncia da meno. Nonostante le incertezze, legate ai materiali, al caro energia e all’impatto della guerra in Ucraina sui mercati globali, il gruppo friulano nel primo trimestre del 2022 ha rafforzato ulteriormente il proprio percorso di crescita, realizzando una performance brillante, con ricavi in aumento a doppia cifra rispetto allo stesso periodo del 2021, anche grazie agli ottimi risultati del settore contract che si è finalmente rimesso in marcia.
«Sono molto soddisfatto dei risultati realizzati nel primo trimestre, raggiunti malgrado l’imprevedibilità del momento - commenta Rosa Uliana -. La strategia di Calligaris Group continuerà a essere orientata al rafforzamento della crescita organica tramite iniziative di sviluppo e integrazione dei brand. Inoltre, la realizzazione di ulteriori acquisizioni complementari e sinergiche, come quelle realizzate negli ultimi anni, continua a rappresentare un obiettivo strategico di primaria importanza per il Gruppo». Una realtà che oggi comprende, oltre a Calligaris e Fatboy, anche Connubia, Ditre Italia e Luceplan. Cinque aziende complementari, che spaziano da tavoli e sedie agli imbottiti, passando per arredi esterni e illuminazione.
Un universo che si è andato arricchendo grazie alle operazioni m&a messe a segno, ogni due anni circa, dal gruppo e che Rosa Uliana a più riprese ha fatto sapere d’essere intenzionato a proseguire (allo stesso ritmo) e di essere già al lavoro su nuovi, possibili dossier.
Il gruppo del resto è fortemente impegnato, come detto, sul fronte digitale e nel secondo trimestre del 2022 si prepara a lanciare la piattaforma e-commerce diretta del brand Connubia, la terza a livello di gruppo dopo quelle di Fatboy e Calligaris. Non meno importante, anche in termini strategici, è l’impegno per la sostenibilità: solo nel 2021 infatti sono stati sviluppati circa 106 prodotti ecosostenibili.
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