Calzavara punta a 50 milioni di ricavi e prepara la sfida delle antenne 5G
Lo sbarco in Australia con una torre iconica a Brisbane

Le infrastrutture per le telecomunicazioni restano il core-business ma sicurezza, illuminazione e le progettualità legate alle smart city sono destinate a occupare un ruolo crescente nelle strategie di Calzavara, con un occhio sempre più attento alle potenzialità dell’intelligenza artificiale. Per il 2024 il gruppo di Basiliano ha alzato a quota 50 milioni gli obiettivi di fatturato, dopo un 2023 chiuso con un volume d’affari di 41 milioni, il 16% in più rispetto ai 34,7 milioni del 2022, e con un margine operativo lordo (ebitda) di 5,5 milioni (4,9 milioni nel 2022).
Dietro a questo nuovo balzo anche, ma non solo, la crescita del perimetro aziendale. Nel 2023 Calzavara ha portato a termine due acquisizioni strategiche. La prima è stata quella di Trc, una società specializzata in progettazione, realizzazione e manutenzione di reti Tetra, utilizzate per servizi di comunicazione critica nell’ambito della sicurezza, del soccorso e dei trasporti.
Seconda new entry, al termine di un’operazione perfezionata negli ultimi mesi dello scorso anno, è stata Lightspeed, start-up attiva nell’ambito della computer vision e dell’analisi video. Un’acquisizione, quest’ultima, legata alla certezza «che le applicazioni di intelligenza artificiale applicate a immagini e flussi video saranno fondamentali per consentirci di mettere a punto soluzioni innovative in ambito Smart City», spiega l’amministratore delegato Massimo Calzavara.
Il driver principale per la crescita del gruppo, che ha sede a Basiliano (Udine) ed è presente anche a Padova, Bologna, Milano, Roma e all’estero a Marsiglia, resta il comparto delle telecomunicazioni, sull’onda lunga della transizione tecnologica al 5G. La quinta generazione di telefonia cellulare sta continuando a trainare interventi di espansione della rete, sia in termini di nuove strutture che di potenziamento di quelle esistenti.
«Tra i progetti del 2023 – spiega ancora l’amministratore delegato – anche la prima installazione in Australia con un’iconica torre di design alta 30 metri, progettata per ospitare antenne 5G di più operatori e offrire copertura avanzata a Mount Gravatt, un’area suburbana di Brisbane».
Se il mercato nazionale rappresenta l’83% del fatturato di Calzavara, progetti come quello australiano sono il sintomo di una presenza crescente anche fuori dai confini nazionali ed europei. «Siamo convinti – dichiara ancora Massimo Calzavara – che le città evolveranno in centri urbani ultra-connessi, dove l’infrastruttura delle telecomunicazioni sarà il pilastro con cui implementare nuovi servizi innovativi. È il paradigma della Smart City, in cui tutto sarà connesso, dalle automobili a guida autonoma agli oggetti intelligenti come sensori, telecamere o altro».
Le acquisizioni di Trc e Lighspeed rispondono a questa logica. In particolare quella di Lightspeed, realtà con una forte progettualità e un mercato consolidato nell’ambito della computer vision e dell’intelligenza artificiale. L’ultima arrivata non apre soltanto nuovi orizzonti e nuovi mercati da esplorare, ma è anche quel collante che, nei progetti di Calzavara, dovrà consentire al gruppo friulano di integrare in modo sempre più spinto le sue diverse unità di business e le sei aziende che lo compongono.
Questo il disegno strategico di una realtà che continua a crescere anche dal punto di vista dell’occupazione: anche (ma non soltanto) per effetto delle nuove acquisizioni, il gruppo conta oggi 152 occupati, 33 in più rispetto alla fine dell’esercizio 2022. E dietro alla crescita, sottolinea il Cfo Marco Marcuzzi, c’è anche «l’eccellente gestione finanziaria dell’azienda».
Se il 2023 è stato un anno di «consolidamento della crescita» e che «sarà ricordato per la crescita inorganica attraverso operazioni M&A (acquisizioni e fusioni, ndr)», l’obiettivo per il 2024 è quello di ampliare la presenza all’estero per raggiungere i 50 milioni di fatturato aggregato. Il traguardo è già nelle corde di Calzavara, senza escludere però l’ipotesi di nuove acquisizioni nel corso del 2024.
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