Came punta i 360 milioni con due nuovi stabilimenti
Il gruppo trevigiano ha investito 15 milioni per le aree dedicate alla produzione e al benessere. Paolo Menuzzo: «Contano le persone, le strutture sono mezzi». In arrivo altre 50 assunzioni

Due nuove strutture per un investimento di 15,2 milioni di euro, 12mila metri quadrati, dedicate alla produzione dall’alto tasso tecnologico e al benessere delle persone, 50 nuove assunzioni entro la fine dell’anno. E si punta a chiudere a quota 360 milioni di fatturato nel 2025.
Questi i numeri di Came, azienda di Dosson leader nel settore delle soluzioni integrate per l’automazione, il controllo e la sicurezza di ambienti residenziali, pubblici e aziendali.
Ieri mattina c’è stato il taglio del nastro della nuova sede della Came Factory, un impianto produttivo di 9.000 metri quadrati dedicato alla realizzazione di sistemi elettronici avanzati. Progettato secondo i principi della smart manufacturing, a poche centinaia di metri dal quartier generale, il nuovo stabilimento garantisce maggiori standard di qualità, efficienza e tracciabilità in ogni fase del processo produttivo fino allo stoccaggio automatico del prodotto finito nel polo logistico.
Grazie a un sistema integrato di gestione, ogni componente elettronico è tracciato. L’intero processo produttivo è interconnesso, grazie all’introduzione di robot autonomi Amr e Lgv. Di fronte c’è la nuova Came Living, edificio polifunzionale di oltre 3.000 metri quadrati.
La struttura, che sarà aperta tra circa un mese, ospita un’area di relax e team building, con uno spazio che potrà gestire 900 pasti al giorno per offrire piatti preparati con ingredienti freschi e di stagione. «Guardiamo ai prossimi 15 anni» spiega Andrea Menuzzo, Ceo e chairman di Came «la Came Factory incarna l'innovazione, la Came Living è un investimento nella professionalità delle persone. Celebriamo la nostra squadra con ambienti progettati per il benessere e la qualità dell’ambiente di lavoro». «Ciò che mi rende orgoglioso è che in più di 50 anni sono riuscito a trasferire i miei principi ai manager e a mio figlio» aggiunge cavalier Paolo Menuzzo, fondatore di Came, «tutto il resto è opera degli operatori e degli specialisti. Gli investimenti vanno fatti sulle persone, gli stabilimenti sono solo dei mezzi».
Il 2024, con un fatturato di 335 milioni di euro, segna un incremento dell’8,4% rispetto al 2023. Per il 2025, il gruppo Came punta a raggiungere i 360 milioni. Con i due nuovi stabilimenti c’è anche l’annuncio di 50 nuove assunzioni entro il 2025 che si vanno ad aggiungere agli oltre 2.500 dipendenti e collaboratori in giro per il mondo. Nel 2024 l’azienda ha raggiunto il 18% di energia autoprodotta, con l’obiettivo di arrivare al 35% entro la fine del 2025. Interventi che permetteranno anche una riduzione del 20% delle emissioni di Co2. «L’apertura dei due nuovi stabilimenti è testimonianza di impegno rispondendo alle sfide di un mercato sempre più esigente» scrive il presidente del Veneto Luca Zaia «si tratta di un importante contributo all'economia locale». Così il sindaco di Casier Renzo Carraretto: «Grazie per non dimenticare le radici e per continuare a puntare sulle persone». «La famiglia Menuzzo rappresenta il meglio del nostro tessuto imprenditoriale» conclude Paola Carron, presidente di Confindustria Veneto Est «Came è un’azienda che ha saputo adattarsi ad un mondo in continua evoluzione. Il messaggio che passa è quello di portare fiducia e speranza in un momento dove la situazione non è stabile».
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