Carraro: «In Veneto serve una grande impresa per le nostre Pmi»
Il bilancio del presidente uscente di Confindustria Veneto: «Sono deluso che il Veneto non abbia saputo esprimere un proprio presidente di Confindustria dopo tanti anni, tutti devono fare un passo avanti, o indietro»
«Non sono soddisfatto di non aver fatto capire alla politica quanto sia importante lavorare per richiamare la grande impresa nella nostra regione, anche a beneficio del tessuto delle Pmi». Lo ha detto il presidente uscente di Confindustria Veneto, Enrico Carraro, incontrando a Mestre (Venezia) i giornalisti a fine mandato.
Per Carraro «le piccola imprese rimangono la colonna vertebrale dell'economia della regione, ma anche in vista di quel che succede negli Usa, con la prospettiva dei dazi, il reshoring produttivo, c'è bisogno di dare linfa a queste aziende, che hanno bisogno di qualche grande impresa che torni in Veneto».
Per quanto riguarda il territorio della regione, «il Veneto si presenta bene come logistica, con i porti, le università. Abbiamo gli occhi puntati sull'alta velocità, ma va sviluppato tutto quel che è attorno: paradossalmente fa meno problema andare da Padova a Milano che andare da Mestre a Padova. Dobbiamo essere spaventati dalla politica dei dazi, ma non stare passivi. Non immagino un Veneto che stia fermo. Bisogna sfruttare meglio la vicinanza del Governo Meloni con Trump, facendo però attenzione che comunque dobbiamo stare sempre più vicini all'Europa».
«Oggi siamo in un momento di passaggio, di cambiamento delle territoriali. Spero che si sappia trovare tra quattro anni l'orgoglio degli imprenditori per avere un veneto a capo di Confindustria», ha aggiunto Carraro, «io non mi sono mai candidato anche se mi sono detto disponibile, come dovrebbero fare tutti gli imprenditori che hanno a cuore la nostra associazione. Il percorso è andato verso Orsini. Da come si sta muovendo, l'interlocuzione con il Governo e con i colleghi europei, sono molto contento, e soddisfatto come imprenditore. Sono deluso che il Veneto non abbia saputo esprimere un proprio presidente dopo tanti anni, tutti devono fare un passo avanti, o indietro».
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