Carraro raduna i dipendenti italiani: «Determinanti per la crescita»

Incontro in fiera a Padova con i 1.600 lavoratori del gruppo degli assali in Italia. Nell’occasione il presidente Enrico Carraro ha fatto il punto sulla congiuntura: «Dopo una discesa rapida ora non vediamo più cali di mercato: l'agricoltura sta riprendendo, come il settore macchine da cantiere, qualche mercato si sta riprendendo»

Nicola Brillo
Mario Carraro, fondatore dell'omonimo gruppo
Mario Carraro, fondatore dell'omonimo gruppo

«Saremo un gruppo sempre più innovativo, sostenibile, inclusivo». Al centro congressi della Fiera di Padova la multinazionale padovana degli assali ha riunito gli oltre 1600 dipendenti in Italia.

«Un momento di “spogliatoio” molto bello, dove i vertici si sono incontrati con tutti i dipendenti e abbiamo parlato di cultura aziendale, valori e sfide da affrontare al 2030 – spiega Enrico Carraro, presidente, che con il fratello Tomaso vicepresidente, guida il gruppo -. Nella nostra azienda convivono diverse generazioni, dai babyboomer fino alla generazione Z, dobbiamo affrontare le nuove sfide puntando sull'innovazione a 360 gradi, tutti gli attori aziendali lo devono fare. Dopo una discesa rapida ora non vediamo più cali di mercato: l'agricoltura sta riprendendo, come il settore macchine da cantiere, qualche mercato si sta riprendendo».

Il Gruppo Carraro, specializzato nella produzione di sistemi di trasmissione e trattori specializzati, ha la sede principale a Campodarsego. Gli altri stabilimenti in Italia sono a Rovigo, Maniago (Pordenone) e Poggiofiorito (Chieti).

«E' sempre più difficile fare previsioni – aggiunge il presidente Carraro -. Il momento è molto instabile ed è difficile da decifrare, anche per definire gli investimenti futuri. Per quanto riguarda il problema dei dazi non vediamo particolari problemi ora, li affronteremo quando saranno posti, e cercheremo nuove strade».

L'iniziativa di incontrare fisicamente tutti i dipendenti è stata organizzata poche settimane fa presso la sede di Qingdao (Cina) e anticipa ciò che avverrà nei prossimi mesi a Pune (India).

Tra i protagonisti dell'incontro Mario Carraro, 95 anni, che nel 1961 ha rilevato l'azienda fondata dal padre Giovanni e l'ha fatta crescere in tutto il mondo. Nel suo intervento si è soffermato sull'Intelligenza Artificiale e sulle ripercussioni positive e negative sul mondo del lavoro.

«Dobbiamo capire che sta arrivando, l'AI cambierà il mondo e le nostre relazioni» ha spiegato Mario Carraro. E per il futuro la stessa ricetta: «Quando non si cresce, l'alternativa non è fermarsi, ma rallentare. E la determinazione di tutti i dipendenti è fondamentale per crescere». 

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