Cartello sui prezzi della carta, stangata la Pro-Gest: 47,5 milioni di euro di multa
Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso dell’azienda trevigiana. Sanzioni anche per lo Scatolificio Idealkart (735 mila euro) e Ondulati Nordest (2,8 milioni), entrambe di Meolo

TREVISO. Cartello sui prezzi della carta, ricorso respinto: il Tar del Lazio conferma la pesantissima sanzione da 47,5 milioni di euro a carico della Pro-Gest di Istrana.
«Pro-Gest comunica di aver ricevuto in data 25 maggio 2021 la decisione del TAR del Lazio all’esito del giudizio di impugnazione delle sanzioni irrogate dall’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (AGCM) italiana. Il TAR del Lazio ha respinto il ricorso delle società del Gruppo Pro-Gest»: questo il laconico comunicato dell’azienda.
Un maxi sanzione da 287 milioni di euro complessivi. Tra le aziende multate, oltre alla Pro-Gest della famiglia Zago e alcune controllate (per un totale di 47,5 milioni di euro), ci sono lo Scatolificio Idealkart (735 mila euro) e Ondulati Nordest (2,8 milioni), entrambe di Meolo (Venezia) e altre aziende del settore.
La sanzione più consistente è stata dunqe quella al gruppo trevigiano Pro-Gest, fondato da Bruno Zago nel 1973, oggi il principale player privato del settore (e tra i più grandi in Europa). Raggruppa oltre 20 aziende impiegate nella filiera, per un fatturato consolidato nel 2018 di 484,8 milioni di Euro. L’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (AGCM), che si è avvalsa della collaborazione del nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, ha riconosciute le aziende colpevoli, insieme alla loro associazione di categoria Gifco, «di intese distorsive della concorrenza volte a distorcere le dinamiche concorrenziali rispettivamente nel mercato dei fogli in cartone ondulato e nel mercato degli imballaggi in cartone ondulato».

Il gruppo con sede principale ad Ospedaletto di Istrana (Treviso) ha fatto sapere ad agosto del 2019 di aver ricevuto la decisione relativa «al procedimento iniziato nel marzo del 2017 nei confronti di Pro-Gest e di alcune società del gruppo nonché di diverse altre imprese in Italia». L’azienda ha preso «atto dei contenuti della decisione e, non condividendo parte delle conclusioni del provvedimento – conclude la nota – si riserva di adottare ogni iniziativa a tutela delle proprie ragioni».
L'istruttoria - spiega l'Antitrust - è stata avviata in seguito all'invio di una segnalazione dell'associazione di categoria degli scatolifici non verticalmente integrati (ACIS). Nell’istruttoria contenuta in 310 pagine viene spiegato come le società abbiano posto in essere, tra il 2005 e il 2017, un'unica e complessa intesa continuata nel tempo volta a ripartire il mercato e a definire in comune i prezzi di vendita e altri parametri commerciali, quali i termini di pagamento.
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