Ceramica Dolomite, fumata bianca a Roma sul piano di rilancio

Il sindacato: ««Sono arrivate risposte rispetto al piano di rilancio dello stabilimento con obiettivi industriali e commerciali che guardano al 2027»

Francesco Dal Mas

Piano di rilancio industriale al 2027. Profondo sospiro di sollievo, dunque, da parte dei 350 collaboratori della Ceramica Dolomite di Trichiana alla fumata bianca del 16 gennaio al ministero delle Imprese.

«Obiettivo dell'incontro è stato avviare un percorso di consolidamento del rilancio industriale» ha comunicato il Mimit. Molto più esplicito il sindacato: «Sono arrivate risposte rispetto al piano di rilancio dello stabilimento con obiettivi industriali e commerciali che guardano al 2027. E questo è sicuramente positivo» hanno fatto sapere i rappresentanti di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, scesi a Roma con qualche preoccupazione.

Dal 2 dicembre, infatti, la Ceramica è in cassa integrazione ordinaria per 13 settimane. Circostanza che aveva indotto alle previsioni più grigie. Il 16 gennaio, invece, la delegazione della cordata di industriali veneti che ha salvato la storica impresa di Trichiana dalle macerie ha presentato un programma di rigenerazione che ha convinto anche il sindacato. Tant’è che i sindacalisti hanno ammesso, al termine del vertice: «Pare evidente l’intenzione della società di lavorare per garantire un futuro alla Ceramica Dolomite».

Certo, non tutti i problemi sono risolti e, infatti, sono stati previsti ulteriori incontri. Il primo in sede ministeriale, gli altri in azienda.

«Resta da sciogliere – afferma il sindacato – il nodo della ripartenza dello stabilimento e della ricapitalizzazione da parte dei soci pubblici e privati che per noi deve essere risolto in tempi rapidi». Mentre i soci privati hanno ribadito l’impegno a fare la loro parte, resta invece da chiarire il sostegno del socio pubblico Invitalia.

I rappresentanti dei lavoratori, se da una parte sono soddisfatti delle aperture da parte del vertice aziendale, dall’altra ammettono dunque di cogliere «con estremo favore l’incarico assunto dal ministero di monitorare l’evoluzione degli eventi convocando entro pochi giorni un ulteriore incontro che, abbiamo chiesto, dovrebbe essere assolutamente risolutivo rispetto al tema del finanziamento».

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