Cereal Docks, ecco il nuovo polo di tostatura di Porto Marghera: ogni anno 2,5 milioni di tonnellate di cereali e semi

Con questo intervento Cereal Docks conferma il completamento del suo piano di investimenti da 70 milioni di euro per potenziare e ammodernare lo stabilimento che si trova lungo la Banchina Molini, che consente l'accosto di navi Panamax fino a 240 metri di lunghezza
L'impianto di Cereal Docks a Marghera
L'impianto di Cereal Docks a Marghera

VENEZIA. Il Gruppo vicentino Cereal Docks , a dieci anni dall'acquisizione dalla multinazionale Bunge dello stabilimento di Porto Marghera, annuncia l'avvio del nuovo impianto da 1,5 milioni di euro per la tostatura di semi di soia e auspica un potenziamento delle infrastrutture portuali.

Nello stabilimento si lavorano ogni anno oltre 2,5 milioni di tonnellate di cereali e semi oleosi di produzione nazionale o importati, destinati alla nutrizione animale e al settore alimentare. Con questo intervento Cereal Docks conferma il completamento del suo piano di investimenti da 70 milioni di euro per potenziare e ammodernare lo stabilimento che si trova lungo la Banchina Molini, che consente l'accosto di navi Panamax fino a 240 metri di lunghezza.

«Il nostro stabilimento di Porto Marghera» spiega il direttore Roberto Olivo «è il primo a livello europeo ad essere dotato di un impianto di tostatura chiamato "a letto di riscaldamento lungo", una tecnologia innovativa che consente una tostatura lenta e a bassa temperatura che preserva intatte le caratteristiche nutrizionali del seme, per la realizzazione di prodotti "full-fat", cioè semi completi di tutti i grassi, destinati all'esclusivo utilizzo dell'industria mangimistica».

Mauro Fanin, presidente de Cereal Docks
Mauro Fanin, presidente de Cereal Docks

Con questo nuovo impianto Cereal Docks amplia la gamma dei prodotti derivati dalla soia, convenzionale e non, destinati alla nutrizione animale, che vanno dai semi tostati alle farine proteiche, dagli oli alle lecitine per usi zootecnici. «Grazie alla banchina di sbarco affacciata sul canale industriale Ovest» aggiunge Roberto Olivo «dalla nave in poche decine di metri il seme entra nello stabilimento per la tostatura, per poi essere caricato direttamente sul camion per la consegna ai clienti. Tutto il processo di lavorazione avviene all'interno del plant, con un notevole vantaggio in termini di efficienza e rapidità del servizio».

Con lo stabilimento di Porto Marghera, Cereal Docks contribuisce a circa il 40% del traffico "agribulk" del porto veneziano, come risulta dallo studio sulla "logistica sostenibile", completato nel 2020 dal professor Andrea Giuricin, docente di Economia dei Trasporti all'Università degli Studi Milano Bicocca.

Lo studio parla di Porto Marghera come un'opportunità per lo sviluppo economico di tutta l'area, dove si potrebbe esprimere al meglio il concetto di intermodalità usufruendo dei vantaggi, anche in termini ambientali, di un sistema logistico basato su nave, treno, gomma. «Purtroppo a Porto Marghera scontiamo ritardi ed inefficienze» dice il Presidente di Cereal Docks, Mauro Fanin «a cominciare dall'escavo dei canali che rimane un problema non completamente risolto. Fondamentale è anche la viabilità verso la terraferma, date le esigenze logistiche di tutte le aziende che ricevono le materie prime dal canale industriale Ovest, le lavorano e poi le distribuiscono partendo dall'asse viabilistico di via dell'Elettricità e dalle sue diramazioni».

«Infine, c'è la multimodalità da potenziare» aggiunge il presidente «con una forte integrazione tra acqua, rotaia e gomma è sempre più necessaria, basti pensare all'importanza del trasporto ferroviario delle merci che si è rivelato una valida soluzione durante l'emergenza sanitaria. L'utilizzo del raccordo ferroviario e i relativi servizi di movimentazione, infatti, garantiscono forniture dirette ai clienti raccordati, meno passaggi uguale meno rischi». «Per noi i servizi di movimentazione devono essere all'altezza» conclude «per essere economicamente competitivi oltre che efficienti e continuativi».

Il Gruppo Cereal Docks ha la sede centrale a Camisano Vicentino, lavora cereali e semi oleosi di produzione nazionale o importati - coinvolgendo complessivamente in Italia più di 14.000 aziende agricole - e ha chiuso l'esercizio 2019-2020 con ricavi consolidati per 844 milioni, in crescita di circa il 8% rispetto al dato precedente, portando a compimento il piano industriale che ha visto circa 120 milioni di investimenti dedicato negli ultimi 5 anni nei suoi otto stabilimenti.

Operando nelle filiere di beni essenziali per il consumo finale, come quelle delle carni e del latte, Cereal Docks ha continuato a lavorare a pieno regime, malgrado la pandemia, per garantire le forniture in particolare all'industria zootecnica e a quella alimentare. --

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