Cherry Bank cresce, via libera alla fusione con Popolare Valconca
«Così conserviamo il radicamento nel territorio»

A Giovanni Bossi va riconosciuta l’attitudine a creare banche. Così l’ex manager di Banca Ifis (che è stata uno degli artefici della crescita della banca veneziana, nei 24 anni in cui l’ha guidata)da quell’addio turbolento nel 2018 ha costruito da zero un nuovo soggetto.
Cherry Bank, infatti, dopo l’operazione con Banca delle Tre Venezie, mette a segno l’operazione di fusione per incorporazione di Banca Popolare Valconca. In realtà si tratta per ora della firma dell’accordo quadro, ma, come dire, è l’anticamera di quella che diverrà di fatto una fusione che potrebbe, nei numeri, quasi raddoppiare l’attuale dimensione della banca con la ciliegia.
Prima l’attualità. L’Accordo Quadro prevede l’assegnazione ai soci Banca Popolare Valconca di azioni ordinarie di nuova emissione di Cherry Bank - nel rapporto di una azione ordinaria di Cherry Bank per ogni azione ordinaria di Banca Popolare Valconca - prive di indicazione del valore nominale e aventi le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie già in circolazione, grazie alle quali i soci di Banca Popolare Valconca arriveranno a detenere il 10% del capitale sociale di Cherry Bank post fusione. Inoltre Cherry Bank riconoscerà un diritto personale non cedibile agli azionisti di Valconca che consentirà loro di beneficiare di eventuali plusvalori. Infine, l’ad di Cherry Bank Bossi si è impegnato personalmente ad acquisire o far acquisire azioni per un controvalore massimo complessivo di 2 milioni, garantendo l’acquisto delle prime 700 azioni per ciascun socio richiedente e per le eventuali azioni residue eccedenti tale soglia, un acquisto pro-quota sino al raggiungimento dell’ammontare massimo.
«L’obiettivo è quello di consolidare il posizionamento di Cherry Bank come banca specializzata dal profilo contemporaneo, conservando il proprio radicamento nel territorio. L’operazione di fusione consentirà di massimizzare le prospettive di redditività derivanti dal business model di Cherry Bank, beneficiando dei valori distintivi della Banca» ha detto l’ad Giovanni Bossi. Nel farlo, ha sottolineato che il progetto, il cui completamento è subordinato all’approvazione delle Autorità di Vigilanza e delle Assemblee delle Banche, «non comporterà comunque tensioni per il personale di Banca Popolare Valconca».
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