Cibo agli sfollati e ponti aerei per la fuga: la OTB di Renzo Rosso in prima linea per aiutare la popolazione afghana
Il racconto di questi giorni drammatici nel “Diario da Kabul” per Repubblica di Alberto Cairo della Croce rossa: «Only the brave, solo i coraggiosi, nome azzeccatissimo»

VICENZA. Cibo agli sfollati. Ponti aerei, assieme all’Aeronautica militare, per far uscire dall’Afghanistan le persone più a rischio, donne in primis. Nell’inferno di Kabul, sconvolta dalla presa del potere da parte dei talebani dopo la partenza delle truppe americane, ad aiutare la popolazione locale c’è la mano importante di OTB Foundation, la onlus creata da Renzo Rosso, mister Diesel.
A raccontarlo nel suo “Diario da Kabul” per Repubblica è Alberto Cairo, fisioterapista e scrittore italiano, dal 1989 delegato del Comitato internazionale della Croce rossa in Afghanistan. Raccontando di attività di aiuto alle donne sospese in questi giorni terribili, Cairo racconta di aver scoperto «che in pochi giorni (un’associazione) ha organizzato un ponte aereo per fare uscire dal Paese persone a rischio, donne in primo luogo. Ad aiutare è l’Aeronautica militare e una generosa donatrice italiana. E già raccoglie fondi per il cibo agli sfollati, tantissimi. A distribuire saranno proprio le navette. «Chi contribuisce?», chiedo. «Una fondazione dal nome azzeccatissimo, Only the Brave, solo i coraggiosi». «Dite loro che li amo». Generosità e solidarietà esistono ancora, dunque! Una notizia così mi solleva, arriva al momento giusto».
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