Cigierre, il fondo QuattroR vicino all’ingresso in società
L’operatore finanziario, stando a indiscrezioni, sarebbe pronto a entrare nell’azienda friulana dei ristoranti Old Wild West con una quota di minoranza. Il direttore generale della società friulana, Stefania Criveller: «Al momento ci sono interlocuzioni in corso con diversi fondi»
Si profila l’ingresso a breve di un nuovo socio finanziario per Cigierre, la società friulana con sede a Tavagnacco, attiva da 30 anni – l’anniversario dalla fondazione ricorre nel 2025 – nel settore della ristorazione, con i marchi Old Wild West, Wiener Haus, Pizzikotto, Shi’s, American Graffiti e Smashie.
«Ci sono interlocuzioni in atto con alcuni fondi» fa sapere il direttore generale di Cigierre, Stefania Criveller, dopo le indiscrezioni di stampa circa il possibile ingresso nella società fondata da Marco Di Giusto e controllata da quasi dieci anni dal gruppo finanziario britannico Bc Partner del private equity QuattroR.
Il fondo milanese, presieduto da Flavio Valeri e guidato da Francesco Conte, sarebbe pronto a entrare in Cigierre con una quota di minoranza – si ipotizza del 20% – in aumento di capitale finalizzato a supportare il piano di sviluppo e le nuove aperture che la società ha in programma. Il tutto nell’ambito di un rifinanziamento del debito di Cigierre verso gli istituti di credito.
Se sul fronte del riassetto societario, Criveller non aggiunge altro, non essendoci ancora – a suo dire – alcunché di definito, tira invece un primo bilancio del 2024, anno che ha visto fare un altro passo avanti alla società, dopo il pesante colpo d’arresto patito durante la pandemia.
«L’azienda ha recuperato bene le performance – fa sapere Criveller –, con un aumento sia di fatturato che dei coperti su tutti i format». I ricavi a fine anno si è attestato a circa 550 milioni di euro, pari al 2023, salvo che nel corso dell’anno la società friulana ha ceduto la catena Temakinho, considerata il pioniere italiano nell’offerta di sushi, cucina di carne e bevande giapponesi-brasiliane di alta qualità, al fondo tedesco Mutares. Considerata al netto della cessione, la variazione del turnover sul 2023 risulta dunque positiva, in crescita di circa il 5%.
Un trend che si è confermato post Covid, anno dopo anno, e che la società intende consolidare con il nuovo piano industriale quinquennale, in fase di redazione.
Oggi i ristoranti che fanno complessivamente a Cigierre sono 370 e danno lavoro a oltre 5 mila persone. Principalmente in Italia, ma anche in Francia. «In questi anni non abbiamo mai smesso di investire e aprire nuovi ristoranti», evidenzia la Dg annunciando che è intenzione della società proseguire, nel prossimo quinquennio, sulla stessa strada: «Continueremo ad aprire, soprattutto in Italia ma anche oltralpe».
Criveller sposta quindi l’attenzione sull’obiettivo recentemente centrato da Cigierre in ambito di parità di genere. «Abbiamo ottenuto la certificazione, che – fa sapere con orgoglio la manager – attesta il nostro impegno. Oltre agli strumenti per la formazione e la valorizzazione delle professioniste nell’ambito della loro carriera, ricordo che il 49% dei nostri dipendenti è donna, siamo infatti in prima linea nel supporto di associazioni che agiscono sul territorio, e nei nostri ristoranti sensibilizziamo sui temi della violenza di genere e della sicurezza».
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