Cinque startup nordestine sotto i riflettori del Ces

Sono pronte a decollare alla volta di Las Vegas le cinque startup nordestine selezionate da Ice, l’agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, per partecipare alla prossima edizione del Ces, il più importante evento tech al mondo, che si terrà nella scoppiettante città del Nevada dal 7 al 10 gennaio.

La pattuglia tricolore, che troverà spazio al Padiglione Italia, si compone di 46 imprese in tutto, provenienti da tutto il Paese, cinque delle quali come detto attive a Nord Est. Si tratta della 221e di Albignasego, della Enphos di Verona e della Proke di Padova in Veneto e della AI4IV di Amaro e Emc Gems di Pagnacco in Friuli Venezia Giulia.

A Las Vegas presenteranno soluzioni concrete, che sfruttano tecnologie solide, ma dal grande potenziale inespresso per migliorare le attività produttive, l’organizzazione dei sistemi urbani e la vita delle persone.

221e sviluppa sensori di precisione per dispositivi intelligenti, Enphos realizza sistemi per la produzione di idrogeno verde e bianco, Proke ha dato forma invece a una tecnologia innovativa per prendere misure sartoriali accurate da remoto, utilizzando una tuta sensorizzata e un'applicazione per smartphone.

Costituita nel giugno 2021 in collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler di Trento, I4IV ha sede all’interno del parco tecnologico di Amaro e si è posta l’obiettivo di portare sul mercato microchip intelligenti basati su tecnologie proprietarie di tipo neuromorfico e bio-inspired. Insomma, degli occhi artificiali intelligenti che potranno essere adottati, per esempio, nelle auto del futuro, nei droni in agricoltura, nella ricerca di persone disperse in montagna.

Al Ces 2025, Emc Gems porta invece IPSMagic, un software di simulazione elettromagnetica in forza del quale ha sviluppato anche gli iEncoder, sensori di produzione induttivi, innovativi e affidabili, utilizzati per monitorare macchine industriali.

Le due imprese fanno parte del progetto Startup di Confindustria Udine che esprime grande soddisfazione per la “chiamata” di Ice: «Il Consumer electronics show rappresenta una vetrina nella quale le startup e le Pmi innovative hanno la possibilità di confrontarsi con il mercato statunitense, da sempre principale punto di riferimento mondiale per l’elettronica di consumo».

Si tratta insomma di una grande occasione per le startup, realtà che muovono i primi passi sull’onda di idee e tecnologie dal grande potenziale, ma che non sempre superano la prova del tempo. Stando all’ultimo rapporto dell’Osservatorio NIM, realizzato da Infocamere per il Galileo Visionary District, l’ecosistema delle startup innovative nel Nord Est conta su 1.256 realtà, per un valore complessivo della produzione di quasi 205 milioni e un capitale investito di oltre 89 milioni per 18.460 soci.

Dal 2022 al 2023, la dinamica della popolazione delle start-up innovative ha proseguito però il trend decrescente, ritornando pressoché ai livelli del 2018. Una contrazione del 13% a livello di macroarea, che si spinge fino al 22% in provincia di Padova. La decrescita del numero complessivo di startup si deve al mix di due fattori.

Da un lato la riduzione nel numero di nuove attivazioni, dall’altro l’aumento delle cessazioni. Per quanto riguarda le prime, queste si sono ridotte passando, dal 2021 al 2023, da 414 a 235 nel Nord Est (168 al 2024), le seconde invece sono più complesse da monitorare perché possono dipendere da diversi fattori: dalla liquidazione per fallimento – ragione della quasi totalità delle cessazioni – al passaggio a Pmi innovativa.

Un dato significativo è quello relativo al tasso di sopravvivenza delle startup nel relativo registro: per quelle registrate nel 2018, le uniche per cui è possibile un monitoraggio a cinque anni, il tasso scende gradualmente dall’89% a un anno fino al 30% a cinque.