Ciò che vedo va già sui social: ecco gli occhiali Facebook Ray-Ban realizzati da Luxottica

Videocamera e condivisione istantanea: il futuro degli “smart glasses” è già qui. Ma niente realtà aumentata

Fabio Poloni

BELLUNO. Guardare è condividere: ciò che vedi è già sui social, passando direttamente dagli occhiali e non dallo smartphone. Il progetto degli “occhiali intelligenti” di Luxottica sta imboccando l’ultimo miglio. Andrew Bosworth, vicepresidente dei “Reality labs” di Facebook, ha dichiarato che è in via di finalizzazione la produzione di un paio di occhiali nati dalla collaborazione con EssilorLuxottica, il colosso bellunese-francese che proprio ieri ha presentato i numeri di una semestrale in forte crescita (fatturato di 8,77 miliardi, +5,7% a cambi costanti rispetto ai numeri pre-pandemia del 2019, utile netto di 854 milioni, +41,5%).

Le anticipazioni

«Vogliamo seriamente esplorare modi innovativi con cui le persone possono connettersi con amici e famigliari, vicini e lontani – ha detto il manager del social network più famoso al mondo – i gadget indossabili hanno il potenziale per farlo. In EssilorLuxottica abbiamo un partner altrettanto ambizioso, che presterà la propria esperienza e il catalogo di livello mondiale per i primi occhiali intelligenti davvero alla moda».

Approccio più soft

Si tratterebbe di un approccio in un certo senso primordiale di Facebook a quelli che dovrebbero essere i futuri occhiali interamente di realtà aumentata. Il primo modello, costruito sulla base dei Ray-Ban e dal nome in codice “Project Aria”, potrebbe invece essere dotato solo di qualche sensore e una fotocamera, per scattare foto e registrare video da condividere direttamente sui social, senza passare per uno smartphone.

Le parole di Zuckerberg

Un progetto del genere si è già visto anni fa, ad opera di Snap, l’azienda dietro lo sviluppo del social Snapchat, che aveva lanciato gli occhiali da sole Spectacles, utili non solo a catturare contenuti del mondo circostante ma anche a mostrare in esso grafiche e mondi in tre dimensioni. I Ray-Ban di Facebook prodotti da Essilux si inseriscono nella visione del social che il fondatore Mark Zuckerberg ha definito come «metaverso», un mondo per portare l’interazione con la piattaforma fuori dagli schemi classici di fruizione digitale.

Nella recente call con gli analisti per discutere i risultati del secondo trimestre del 2021, lo stesso Zuckerberg è tornato a parlare della collaborazione tra Facebook e Ray-Ban: «Guardando avanti», ha detto Zuckerberg, «il prossimo prodotto che rilasceremo saranno i nostri primi smart glasses Ray-Ban fatti in collaborazione con Essilor Luxottica. Gli occhiali avranno l’iconica linea del brand e permetteranno di fare alcune cose interessanti».

Quali cose interessanti, si scoprirà presto. Di certo si tratterà di un occhiale che promette di essere sia più intelligente che più elegante e sobrio dei “Google glasses”, la precedente collaborazione con la Silicon Valley da cui Luxottica si era allontanata con un giudizio tranchant di Leonardo Del Vecchio: «Mi imbarazzerebbe – aveva detto – andare in giro con quella cosa sulla mia faccia». Homo social sì, ma senza rinunciare alla moda e all’eleganza.

 

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