Collis Veneto Wine chiude l’esercizio 2024 con ricavi a 219 milioni
Il fatturato consolidato si attesta a 219 milioni di euro, in aumento del 5% rispetto al 2023, mentre l’utile di gruppo raggiunge 1,4 milioni di euro, sostenuto da un’incidenza dell’export pari al 70%
Collis Veneto Wine Group, tra le prime dieci realtà vitivinicole italiane e leader tra le cooperative del vino veneto, ha chiuso l’esercizio al 31 luglio 2024 con un bilancio che segna una decisa crescita. Il fatturato consolidato si attesta a 219 milioni di euro, in aumento del 5% rispetto al 2023, mentre l’utile di gruppo raggiunge 1,4 milioni di euro, sostenuto da un’incidenza dell’export pari al 70%.
«Questo bilancio dimostra l’impegno costante del Gruppo per garantire una remunerazione adeguata ai soci conferitori e risultati solidi, nonostante un contesto di mercato complesso» ha detto il presidente Pietro Zambon. Collis ha una capacità di lavorazione superiore a un milione di quintali di uva annui e tre centri di imbottigliamento. Tra le principali novità del 2024, la nomina di Christian Scrinzi a direttore generale si inserisce in una strategia volta a migliorare la qualità e la distintività dei vini, rafforzando il legame con i territori di origine.
«L’obiettivo è valorizzare ulteriormente il processo di selezione delle uve e vinificazione, per offrire un prodotto in linea con le crescenti aspettative dei consumatori» ha sottolineato Scrinzi. Sul fronte della sostenibilità, Collis ha raggiunto traguardi significativi. Nel corso del 2024, il numero di soci certificati Equalitas Wine è salito a 423, coprendo oltre il 50% della produzione del Gruppo. Questa certificazione testimonia l’impegno per la sostenibilità ambientale, sociale ed economica, un pilastro strategico per il futuro. L’azienda punta ora su un’espansione nei mercati internazionali, con particolare attenzione al Nord America, all’India e all’Asia, e sullo sviluppo di produzioni di alta qualità.
«Rafforzeremo la nostra presenza estera, puntando sul brand Sartori, simbolo della vitivinicoltura della Valpolicella, e sulle bollicine contemporanee a marchio Riondo» ha detto l’ad Pierluigi Guarise. Parallelamente, verrà potenziata la rete dei Wine Shop Cantina Veneta, attualmente composta da 36 punti vendita distribuiti sul territorio nazionale. —
Riproduzione riservata © il Nord Est