«Con il 100% di EstEnergy siamo leader a Nord Est con un milione di clienti»
Isabella Malagoli, ad anche di HeraComm, l’altra società di distribuzione del gruppo Hera. «Il rapporto con Ascopiave ci ha fatto crescere nel nostro radicamento territoriale»
«L’acquisizione di EstEnergy ci permette di consolidare ulteriormente la nostra presenza nel mercato e rafforzare il nostro ruolo di leader nell’area del Nord Est». Isabella Malagoli, Ad di EstEnergy ed HeraComm traccia le strategie e il percorso del primo operatore dell’energia di Veneto e Friuli Venezia Giulia con oltre 1 milione di clienti serviti.
Hera ha acquisito il 100% del capitale di EstEnergy a seguito dell’esercizio della Put option da parte di Ascopiave. Qual è il significato strategico di questa operazione?
«È stato un passo naturale e strategico, già previsto negli accordi con Ascopiave. L’impatto dell’operazione era già riflesso nella nostra posizione finanziaria e, sebbene inizialmente fosse previsto due anni più avanti, il suo anticipo ci ha consentito di avere a disposizione una società che genera fatturato e utili con due anni di vantaggio».
La partnership con Ascopiave quali benefici ha portato?
«Hera è entrata nel Nord Est circa 10 anni fa, questa alleanza in EstEnergy ci ha permesso di conoscere meglio il Nord Est, in particolare territori come Treviso, Vicenza, Venezia, dove eravamo meno presenti. Questo si è aggiunto alla nostra già consolidata operatività in province come Padova, Trieste e Udine. L'integrazione di sei società – EstEnergy, Amga Energia e Servizi, AcegasAps Service, Ascotrade, Ascopiave Energie e Blue Meta – ci ha permesso di strutturare una piattaforma innovativa e rafforzare la nostra presenza complessiva nel Nord Est».
Ci sono stati in questi anni crescita organica ma anche acquisizioni.
«Dal primo luglio ci siamo aggiudicati sette lotti del mercato di servizio a tutele graduali, che complessivamente conta un milione di clienti. Tra questi, 200mila si trovano sui territori già serviti da EstEnergy. È un passo importante, che si somma alla crescita commerciale e all’operazione con Ascopiave, consolidando il nostro ruolo di terzo operatore italiano».
EstEnergy resterà una società autonoma o verrà progressivamente assorbita HeraComm?
«EstEnergy è e resterà una società autonoma. Vogliamo cogliere tutte le sinergie possibili con la capogruppo, ma manteniamo la sua specificità come realtà del Nord Est, con un rapporto stretto con i comuni e i clienti del territorio. Non vedremmo alcun valore nel non mantenere questa identità».
Siete il primo operatore del territorio, avete condotto diverse operazioni di acquisizione in questi anni, proseguirete su questa strada vista la frammentarietà che ancora c’è soprattutto nei territori in cui operate tra Veneto e Friuli Venezia Giulia?
«Il numero, in generale in Italia, degli operatori rimane ancora elevato. Spesso i piccoli operatori durano pochi anni e generano momenti di criticità. Tuttavia, c’è anche una pluralità di realtà locali che contribuiscono positivamente alla qualità del servizio. Sul territorio, noi ci impegniamo a collaborare, mantenendo regole di buon vicinato, pur restando competitivi».
Il settore del gas è stato al centro di molte preoccupazioni negli ultimi anni. Come è la situazione attuale?
«Il timore di una carenza di materia prima si è ridimensionato grazie agli investimenti infrastrutturali e agli stoccaggi pieni sopra il 90%. Al momento, non c’è una reale carenza di risorse. Tuttavia, la tensione geopolitica ha portato a un rialzo dei prezzi, che rimangono lontani dai livelli di due anni fa ma ancora sopra quelli pre-crisi. I clienti, per difendersi, stanno optando sempre più per offerte a prezzo fisso, cercando di bloccare questo trend».
Con la transizione energetica, quali le prospettive per EstEnergy e HeraComm?
«La transizione energetica sta avanzando, ma è sempre più orientata a garantire un ritorno economico sugli investimenti. Come gruppo Hera, stiamo puntando su progetti hydrogen hub, con impianti a Trieste e Modena, e sulla produzione di biogas da rifiuti organici. Inoltre, abbiamo in programma 300 megawatt di produzione solare. Le famiglie e le imprese mostrano un crescente interesse per l’efficienza energetica e la riduzione dei consumi, e questo sarà centrale per il nostro lavoro nei prossimi anni».
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