Concessione A22, richiesta di sospensiva di Autobrennero: il no del Tar del Lazio
L’iter del bando procede quindi normalmente, con il 31 marzo come termine ultimo per la presentazione delle manifestazioni di interesse da parte dei potenziali concorrenti. Resta aperta la decisione del Tar sul ricorso di Autostrade per l'Italia che ha invece chiesto l'annullamento del bando

Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di sospensiva avanzata da Autobrennero della parte del bando di gara per la concessione che mette in forse la tenuta del diritto di prelazione. Lo ha fatto chiarendo che la richiesta di rinuncia alla tutela di tale diritto, così come prevista per Autobrennero nel bando di gara, «non può essere interpretata nel senso di comportare una preventiva e generalizzata rinuncia alla tutela giurisdizionale, posto che una siffatta interpretazione si porrebbe in insanabile contrasto con i principi generali dell’ordinamento».
In sostanza, restando impregiudicata la possibilità per Autobrennero di difendere in futuro la clausola di prelazione, il Tar del Lazio non ha intravisto «i caratteri di attualità e concretezza» che avrebbero giustificato la sospensiva.
L’iter del bando procede quindi normalmente, con il 31 marzo come termine ultimo per la presentazione delle manifestazioni di interesse da parte dei potenziali concorrenti. Resta aperta la decisione del Tar sul ricorso di Autostrade per l'Italia che ha invece chiesto l'annullamento del bando.
Secondo le indiscrezioni di mercato, tra i contendenti ci sarebbero alcuni dei principali operatori autostradali italiani ed europei. In prima fila Autostrade per l’Italia (Aspi), controllata dal consorzio Cdp Equity-Blackstone-Macquarie, e A4 Holding, la società gestita dagli spagnoli di Abertis, a sua volta partecipata in quote paritarie da Mundys e Acs di Florentino Pérez. A4 Holding, che già detiene il 4% di Autobrennero, potrebbe così rafforzare la propria posizione nel settore. —
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