Covivio più forte negli hotel. Scambio di azioni con Generali
Il gruppo controllato dai Del Vecchio compra dal Leone l’8,3% di Covivio Hotels. Il ceo Kullmann: «Equilibriamo il portafoglio e ci rafforziamo nel turismo»

Più hotel nell’orizzonte di Covivio. Il gruppo immobiliare quotato a Parigi e controllato dalla Delfin, holding della famiglia Del Vecchio, ha firmato un accordo per acquisire la quota dell'8,3% di Covivio Hotels in mano a Generali. Si tratta, riferisce una nota, di un'operazione che rappresenta l'equivalente dell'acquisizione di 500 milioni di euro di asset e un aumento di capitale di quasi 300 milioni. Alla conclusione dell’operazione, prevista per la fine di aprile, il gruppo immobiliare deterrà il 52,2% del capitale sociale della sua sussidiaria Covivio Hotels e lancerà un'offerta pubblica di scambio obbligatoria per le rimanenti azioni del capitale.
Delfin, si ricorda, è anche il secondo azionista del Leone di Trieste con il 9,77% dietro a Mediobanca ed è stato fautrice della fusione tra Foncière des Régions e Beni Stabili. Un matrimonio italo-francese da cui è nato per l’appunto Covivio, che nel settore immobiliare alberghiero, nel quale è attivo dal 2005, è un pioniere in Europa, con attivi per circa 2,5 miliardi (su un totale di 15 miliardi di asset).
La struttura societaria vede Covivio Hotels, società quotata a Parigi, controllata da Covivio, che ne possiede il 43,9%, e dal 53,5% da investitori istituzionali, tra cui Crédit Agricole Assurances, Bnp Paribas, Generali, Assurances du Crédit Mutuel, Sogecap e CDC.
L'accordo tra il gruppo immobiliare e Generali, firmato il 21 febbraio 2024, prevede lo scambio dell'8,3% di Covivio Hotels detenuto da Generali con nuove azioni Covivio. L'operazione, soggetta a tutte le approvazioni del caso, si baserà su un rapporto di scambio di 31 azioni Covivio per 100 azioni Covivio Hotels, ex-dividendo per il 2023.
Il gruppo rafforza dunque l’esposizione nell’ospitalità, aumentando la presa su un portafoglio di 313 hotel di primo livello, di cui l'89% nelle principali città turistiche europee, Parigi, Berlino, Roma, Venezia, Londra, Barcellona e Madrid. La quota di hotel nel portafoglio di Covivio aumenterà al 20% rispetto al 17 di fine 2023, accrescendo l'equilibrio del portafoglio. «L’operazione ci consente di continuare l'equilibrio del nostro portafoglio tra uffici, abitazioni e hotel, e di rafforzare il patrimonio del Gruppo» ha spiegato il ceo Christophe Kullmann.
La mossa di Covivio si inserisce in un comparto dell'ospitalità, trainato dalla tendenza a lungo termine dello sviluppo turistico, offre prospettive di crescita solide. Con un aumento medio dei prezzi del 10% nel 2023 rispetto al 2022, il settore ha dimostrato nuovamente la sua forza nei prezzi. Dal 2009, il fatturato per camera è cresciuto in media del 3,4% all'anno. Covivio in Italia ha tre miliardi di investimenti, molto concentrati a Milano. A Padova è presente nel progetto Ca’ del Chiostro, un intervento residenziale da terminare nel 2025. Nel portafoglio ci sono due hotel acquisiti con il portafoglio ex Boscolo.—
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