Crisi Akzo Nobel, due manifestazioni di interesse per salvare l’impianto di Scorzé

Lo riferisce la Regione Veneto, che ha riunito oggi l'unità di crisi aziendale cui hanno partecipato le rappresentanze sindacali e Confindustria, i rappresentanti dei lavoratori, l'azienda e l'advisor. L'attività di ricerca è orientata ad aziende che operano anche in altri settori industriali rispetto a quello di Akzo Nobel

Due sono le manifestazioni d'interesse, per gli impianti e il personale dello stabilimento Akzo Nobel di Peseggia di Scorzè (Venezia).

Lo riferisce la Regione Veneto, che ha riunito oggi l'unità di crisi aziendale cui hanno partecipato le rappresentanze sindacali e Confindustria, i rappresentanti dei lavoratori, l'azienda e l'advisor. L'attività di ricerca è orientata ad aziende che operano anche in altri settori industriali rispetto a quello di Akzo Nobel.

Al contempo si stanno valutando anche eventuali partnership. Parallelamente alla ricerca di un investitore, l'azienda, le parti datoriali e sindacali si sono già attivate con il supporto della Regione per la definizione di percorsi formativi, con l'obiettivo di implementare le competenze dei lavoratori del sito, anche a supporto dell'attività dell'impresa subentrante. Il tavolo è stato aggiornato al 26 luglio.

L’AkzoNobel è un gruppo multinazionale olandese con sede ad Amsterdam, leader mondiale nel settore dei prodotti vernicianti. L’intenzione di trasferire le produzioni della sede di Peseggia a Malmö in Svezia era stata comunicata nel mese di gennaio, mentre la produzione della colla verrebbe trasferita in Germania.

In Italia, secondo le indicazioni di allora, la produzione sarebbe ridotta fino al 20% mentre il rimanente 80% in altri Paesi europei. AkzoNobel Coating spa, cinque sedi in Italia con quasi 600 dipendenti a Como, Castelletto Ticino (NO) e Genova.

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