Da Veneto e Friuli Venezia Giulia, 77 i brand protagonisti al Supersalone di Milano
Le aziende nordestine approdano a Rho con nuovi prodotti, ma soprattutto con la speranza che l’evento firmato Boeri segni una volta per tutte la ripartenza post Covid
MILANO. Il conto alla rovescia è ormai arrivato alle battute finali. Resta il tempo per infilare in valigia le ultime cose, mettersi in auto e puntare su Milano-Rho dove i riflettori sono pronti ad accendersi per un’edizione che, vada come vada, resterà nella storia del Salone del Mobile. La carica da Nordest conta su 77 imprese, 53 provenienti dal Veneto, 24 dal Friuli Venezia Giulia. Un numero nutrito alla fine, che dimostra, se non il superamento dello scetticismo iniziale – su costi, presenze e reali opportunità di un salone che Super rischia di esserlo solo nel nome -, quantomeno l’affetto per un evento che nell’immaginario collettivo e degli addetti ai lavori resta il più importante, quello da non mancare.
Accantonati i “ma”, le imprese hanno dunque risposto “presente” e come sempre si sono date anima e corpo ai preparativi perché tutto, all’alzarsi del sipario, sia perfetto.
A maggior ragione quest’anno con Milano che diventa sinonimo di ripartenza. Perché se è vero che il mobile e in generale il sistema casa hanno conosciuto un importante effetto rimbalzo nel corso della seconda metà del 2020 e anche nel primo semestre 2021, specie sul mercato interno, è vero anche che il Covid ha reso in salita la maggior parte dei rapporti commerciali con l’estero, banalmente per l’impossibilità di viaggiare senza incappare nel rischio quarantene.
Limite che sconta anche il Supersalone, dove però alcune conferme importanti – da buyer di Cina e Stati Uniti - sono arrivate proprio in queste ultime ore. Le presenze va detto saranno ridotte in generale. Non solo quelle internazionali. Causa misure anticontagio, i visitatori nei 4 padiglioni allestiti saranno infatti contenuti entro le 30 mila presenze.
Per Stefano Boeri, il “super” architetto chiamato a curarsi dell’appuntamento meneghino, il salone sarà sì un evento in emergenza, ma «imperdibile, capace di produrre idee anche per i prossimi saloni, popolare come lo era la vecchia fiera campionaria di Milano».
Le imprese ci contano. Pronte per l’apertura del sipario, presente tra gli altri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a significare l’importanza, anche simbolica, che l’evento riveste.
Una sensazione che è patrimonio delle imprese partecipanti.
«Mi aspetto che il Supersalone sia un evento che ci permette di ripartire con la presentazione dei prodotti worldwide – dichiara Stefano Rosa Uliana, Ceo di Calligaris group (Manzano) –. Non sarà il classico Salone, quello in cui si presentavano una marea di prodotti e si raccoglievano importanti volumi di ordini, ma di certo ci offrirà l’occasione per incontrare alcuni clienti di rilievo e per fare qualche evento in città».
Uno per tutti: la presentazione alla stampa dell’ultima acquisizione messa a segno dal gruppo friulano che si è portato a casa l’olandese Fatboy, l’azienda dell’iconica poltrona sacco.
«A Milano – aggiunge Rosa Uliana – portiamo i pezzi più importanti sviluppati con i nostri vari brand – Calligaris, Ditre Italia, Connubia e Luceplan - in questi ultimi due anni di Covid».
Il gruppo Fantoni (Osoppo) partecipa dal canto suo con i prodotti per ufficio, segmento che a differenza del residenziale e al pari del contract ha vissuto un 2020 in sofferenza e quest’anno sta riguadagnando qualche posizione.
Il Supersalone rappresenta dunque un’occasione, anche per presentare la nuova declinazione di ufficio firmata Fantoni. Nome: Meet up, una collezione figlia di questi tempi, che nella sua genesi ha accolto i mutamenti progettuali e le variate esigenze di socializzazione degli abitanti del mondo ufficio. Uno spazio sempre meno “individuale” e sempre più meeting, con una ritrovata vocazione alla funzionalità ed essenzialità.
«Il Supersalone – dichiara Paolo Fantoni, presidente di Fantoni spa - è la dimostrazione di come il settore Legno-Arredo italiano voglia consolidare la sua leadership mondiale dimostrando una rinnovata capacità di evolvere offrendo ai visitatori uno spazio di incontro che era mancato per 29 mesi e che ora coniuga nuove esperienze. L’edizione 2021 rimarrà nei racconti per aver rappresentato l’inizio dell’era del post Covid e per rappresentare il cambiamento in atto nell’industria italiana del mobile, basata non più su sole intuizioni individuali, ma su un senso di responsabilità complessiva nei confronti della sostenibilità ambientale, economica ed etica, figlia di un approccio scientifico e di analisi sistemica».
A Milano, Moroso (Tavagnacco) raddoppia con uno stand a Rho e un nuovo allestimento nello showroom di via Pontaccio. In fiera presenterà la libreria di Olafur Eliasson “Secret Cubic Shelves”, nata dall’installazione “Green Light–An artistic workshop” realizzata dall’artista alla 57a Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia nel 2017.
E’ costruita intorno a uno spazio in negativo a forma di romboide, realizzata completamente in ferro (riciclato e riciclabile), con verniciatura a polveri atossiche, che anche grazie alla filiera corta dei produttori garantisce un minore spreco di risorse, materie prime ed energia e, di conseguenza, un minor impatto ambientale.
In via Pontaccio invece l’azienda friulana rinnova il suo look con una nuova installazione curata da Marco Viola e con gli arredi della collezione Salon Nanà in vetrina che, firmati dal designer e architetto franco-libanese Annabel Karim Kassar, evocano le di certa letteratura di fine Ottocento, vedi la Nanà di Emile Zola.
Come Moroso, sono molte le aziende che hanno approfittato del Supersalone per metter mano alle proprie vetrine in città. Lo ha fatto tra le altre De Castelli (Crocetta del Montello) che inaugurerà il suo nuovo showroom, progettato da Cino Zucchi, già curatore del padiglione Italia alla Biennale di Architettura, mentre nel suo, ampliato per l’occasione, Arper (Monastier) si prepara alla vernice della mostra dedicata a Lina Bo Bardi, Leone d'Oro alla memoria alla Biennale Architettura.
E ancora, la veneziana Gritti by Sylcom (Spinea) inaugura una mostra con opere di luce in vetro, disegnate da Marc Sadler per celebrare il debutto del brand.
Insomma, tra Rho, Il Fuorisalone e gli appuntamenti organizzati direttamente dalle aziende, Milano tornerà per qualche giorno palcoscenico di quel made in Italy che il mondo ci invidia, una piazza frizzante, ricca di occasioni, l’appuntamento al quale chi lavora nel mondo del mobile, al di là di tutto, non può mancare.
Parola delle 77 imprese in partenza da Nordest. Una carica che conta, tra le altre, Gervasoni (Pavia di Udine), Mobilificio SanGiacomo (Pasiano di Pordenone), Tonon (Manzano) e La Cividina (Martignacco) dal Fvg, mentre dal Veneto, ci saranno anche Bonaldo (Camposampiero), Cattelan italia (Carré), Foscarini (Marcon), Gibus (Saccolongo), Lago (Villa del Conte), Magis (Torre di Mosto) e Veneta Cucine (Biancade).
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