Dal metanodotto di Cupello alle ferrovie norvegesi di Drammen, dall’alta velocità alla metropolitana di Napoli, si moltiplicano i cantieri di Icop
L’impresa di costruzioni friulana, specializzata in microtunnel e opere speciali, è entrata in Eteria, il consorzio di Caltagirone e Gavio, che fa concorrenza a Webuild
UDINE. Dal metanodotto di Cupello alle ferrovie norvegesi di Drammen passando per l’Alta Velocità Napoli-Bari e la metropolitana di Napoli, si moltiplicano i cantieri della Icop, azienda friulana che opera nel settore delle costruzioni, specializzata in fondazioni, microtunnel e opere speciali, che entra a far parte di Eteria, il consorzio costituito dal Gruppo Caltagirone e dal Gruppo Gavio, oggi nuovo colosso in grado di realizzare le grandi opere.
Con un fatturato di 112 milioni di euro nel 2020, leggermente inferiore all’anno precedente, ma con una redditività da record (6 milioni di euro l’utile netto), Icop ha conquistato la leadership nazionale nel segmento dei microtunnel «grazie ad un ammodernamento della tecnologia che consente di eseguire le perforazioni in tempi più rapidi rispetto al passato», spiega Piero Petrucco, vicepresidente di Icop, ora apprezzata anche per la realizzazione dei tunnel anche servizio dell’Oil&Gas. Ne è un esempio il metanodotto in corso di realizzazione a Cupello (Abruzzo) per conto di Snam.
Ma se sono molti i cantieri italiani di Icop, le soddisfazioni maggiori arrivano dall’estero «dove abbiamo imparato che quel che qui si sta ancora teorizzando rispetto, ad esempio, alla gestione digitale dei progetti e alla loro condivisione tra i tutti i soggetti coinvolti, cliente, direzione lavori e impresa. In questo contesto anche le non conformità e le varianti vengono gestite in trasparenza in un clima di totale collaborazione».
Ad esempio in Norvegia dove Icop è impegnata nella realizzazione di una galleria artificiale per l’interramento di un tratto di ferrovia che risolverà i problemi di rumore dell’abitato di Drammen ed eliminerà anche i vincoli legati alla presenza dei binari. «Qui - prosegue Petrucco - abbiamo sperimentato un nuovo modo di lavorare, assolutamente trasparente, che prevede la condivisione dello stato di avanzamento dell’opera e che, addirittura, mette in conto la possibilità di errore e la ricerca delle soluzioni».
Le abilità di Icop vengono particolarmente apprezzate per la realizzazione di opere che, con scavi a cielo aperto, risulterebbero impattanti sotto il profilo ambientale. E’ il caso del parco del Veio, a Roma, dove sono in corso di esecuzione i lavori per un microtunnel per Acea: 4 tratte di cui 3 da 1,1 km e 2 da 600 metri, che consentiranno di attraversare un’area pregiata senza stravolgerla.
Icop è presente anche nel cantiere dell’Alta Velocità Napoli-Bari ma in questo caso per la realizzazione delle fondazioni dei piloni del viadotto sui quali transiterà la ferrovia, la cui consegna è prevista tra un paio di anni, e in Svezia per la nuova stazione ferroviaria di Göteborg.
L’azienda friulana, inoltre, è entrata con prepotenza nell’“edilizia 4.0”, declinazione settoriale della più nota industria 4.0. «Tutti i nostri macchinari a servizio della realizzazione dei microtunnel in qualsiasi cantiere i Italia e all’estero - conferma Petrucco - sono collegati con la nostra sede centrale e il sistema di guida e di gestione può avvenire da remoto. Gli investimenti che abbiamo destinato a queste dotazioni ci consentono ora di eseguire interventi complessi con maggiore sicurezza tecnica».
Il 2021 è iniziato quindi molto bene per Icop «anche se meno bene di quel che vorremmo a causa dei tempi, che si sono dilatati, per l’avvio di alcuni cantieri in Italia - spiega Piero Petrucco -, ad esempio a Trieste contavamo di far partire a settembre i lavori nell’area ex Arvedi, invece inizieremo tra un mese, un mese e mezzo, e in generale questi ritardi riguardano quasi tutte le opere nel nostro Paese slittate in avanti di 4/6 mesi. Ma le prospettive per chiudere bene l’anno e ancor meglio il 2022 ci sono tutte».
Nuove opportunità, infine, arriveranno con l’ingresso di Icop in Eteria, il Consorzio stabile costituito nel 2021 da Vianini Lavori, Gruppo Caltagirone, e Itinera, Gruppo Gavio, il cui scopo è proporre al mercato delle grandi opere pubbliche un soggetto strutturato e competente, e dotato di buona capacità finanziaria.
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