Dalle Acciaierie a Hnh Hospitality, le venete a lezione di piazza Affari
Le 21 imprese selezionate da Euronext per un training in vista della possibile quotazione in Borsa

A lezione di Piazza Affari. Sono ventuno le imprese italiane, di cui quattro venete, che sono state selezionate da Euronext, società paneuropeadi cui fa parte anche Borsa Italiana, per partecipare al programma Ipoready, un training per 160 medie e piccole imprese europee che, alla fine del percorso, saranno pronte per un eventuale balzo nel mercato pubblico dei capitali. Il paniere delle aziende selezionate è molto vario: si va da un colosso della siderurgia come Acciaierie Venete a realtà più piccole del settore alimentare come il Centro Carni Company con sede a Tombolo nel Padovano.
Dalle start up in fase di crescita a player sopra il miliardo di fatturato, a unire imprese tanto diverse per settori e dimensioni è la volontà di farsi trovare pronte nel caso in cui le condizioni di mercato rendano vantaggiosa una quotazione in Borsa. Tra le aziende selezionate c’è anche Parmacotto, con l’obiettivo di 200 milioni di euro di ricavi nel 2025 e che sarebbe intenzionata a quotare il 45% del capitale con l’idea di crescere nel mercato americano.
E la prospettiva di acquisizioni all’estero spinge anche Acciaierie Venete (fatturato di 1,3 miliardi nel 2023) a farsi trovare pronta per una possibile quotazione in Borsa. Nei prossimi mesi infatti arriverà il closing per l’acquisto di tre stabilimenti in Francia di Ascometal France. Un’operazione che porterà all’assorbimento di 650 lavoratori allargando anche notevolmente le dimensioni dell’azienda. E proprio in quest’ottica l’azienda guidata da Alessandro Banzato si sta predisponendo per avere tutte le carte in regola nel caso di una quotazione. «Non abbiamo obiettivi a breve termine», spiega Francesco Semino, direttore relazioni esterne e Chief sustainability officer dell’azienda, «tuttavia vogliamo farci trovare pronti nel caso in cui le condizioni del mercato rendano interessante l’ingresso in borsa. È da qualche anno infatti che abbiamo intrapreso questa strada, depositando ad esempio il bilancio di sostenibilità, e ora il corso per il quale siamo stati selezionati è una naturale evoluzione di questo percorso».
Il discorso è analogo per Hnh Hospitality, catena alberghiera veneziana che in Veneto conta tre hotel di proprietà (Park Hotel Brasilia, Hotel Indigo Venice e BW Hotel Tritone), oltre a due in locazione (Almar Jesolo, voco Venezia Mestre) e cinque in affitto di azienda (Indigo Verona, Crowne Plaza Padova, Crowne Plaza Venice East e Bw Ctc Hotel Verona). Anche per la catena alberghiera sembra essere la volontà di effettuare nuove acquisizioni a spingere verso la quotazione. «Buona parte del percorso l’abbiamo già fatto», spiega l’amministratore delegato Luca Boccato, «dal 2017 abbiamo aperto il capitale superando il taboo di avere un socio. Quindi abbiamo già tutte le carte in regola per permetterci di valutare serenamente questa opzione». Per Hnh Hospitality ci sono infatti in vista tre nuove aperture nel segmento business e city hotel. «Continuiamo così il nostro processo di crescita», aggiunge Boccato.
Le altre due società venete inserite nell’elenco di Euronext sono nel settore alimentare: si tratta della vicentina Morato Pane, 510 milioni di fatturato con sede ad Altavilla Vicentina, e la Centro Carni Company di Tombolo.
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