Danieli in Sud Corea: nuova commessa per il colosso Posco
Ordine aggiudicato alla controllata francese Danieli Rotelec. Il primo lavoro per l’acciaieria asiatica risale al 2003
Nuova commessa per il gruppo Danieli in Corea del Sud. La controllata francese della multinazionale friulana, Rotelec, si è aggiudicata l’ennesimo ordine da Posco, colosso sudcorano della siderurgia, per installare un agitatore elettromagnetico – MM®-EMS, su una macchina di colata nel sito di Gwangyang, uno dei siti siderurgici più grandi del mondo.
La commessa vale circa 2,4 milioni di euro ed è la 13esima che Danieli Rotelec realizza per Posco nell’arco degli ultimi 20 anni.
«Si tratta – spiega Giovanni Calvi, direttore generale e amministratore delegato di Danieli Rotelec – di una nostra tecnologia esclusiva, la cui prima referenza è stata realizzata nel 2003 proprio per il gruppo Posco».
Parliamo di una delle più grandi acciaierie del mondo della Corea del Sud, forte di due siti – Pohang e Gwangyang – che da soli vantano una produzione pari all’insieme di quella europea (38,44 milioni di tonnellate di acciaio prodotto nel 2023).
La firma della commessa risale all’estate scorsa, in queste ore si sono avviati i lavori che dovrebbero concludersi per l’autunno del 2025. «Dal 2003 a oggi Posco ha equipaggiato quasi tutte le sue macchine di colata con questa nostra tecnologia, salvo quella sulla quale andiamo a intervenire, allestita da un concorrente e ora smantellata per montare il nostro prodotto» fa sapere ancora Calvi.
L’MM®-EMS migliora la qualità superficiale delle bramme riducendo i difetti dovuti alle inclusioni e alla non ottimale lubrificazione in lingottiera permettendo al contempo di aumentare la produzione. La tecnologia originaria, sviluppata negli anni ’90, era di proprietà dell’acciaieria Giapponese NKK (ora JFE) che aveva un accordo esclusivo per la manifattura con la Danieli Rotelec la quale ha poi acquistato le licenze per la commercializzazione diretta alla fine dello scorso millennio, sviluppando nuove funzioni ed una logica di controllo che è un know how esclusivo della controllata francese.
«In Posco abbiamo equipaggiato 13 colate, 32 in tutto il mondo, sintomo del fatto che i risultati metallurgici sono stati estremamente soddisfacenti» rivendica l’Ad di Danieli Rotelec. L’azienda, fondata nel 1977 e acquisita dalla multinazionale di Buttrio nel 1991, ha sede a St. Quentin Fallavier, nei pressi di Lione, in Francia, dove occupa poco meno di 40 persone. È un fornitore altamente specializzato di tecnologie elettromagnetiche per l’industria siderurgica, che vende in particolare nel Far East – in Cina e Corea –, ma anche in Vietnam e in India, generando ricavi, negli ultimi anni, tra i 15 e i 20 milioni di euro. Il 2024 si è chiuso sottotono, a 14 milioni, fa sapere Calvi: «A comprimere il turnover sono stati alcuni ritardi negli ordini, colpa delle condizioni macroeconomiche generali, ma sono progetti tutt’ora attivi, che andranno a dama in questo 2025».
Un cammeo per il gruppo Danieli che ha chiuso l’esercizio 2023/2024 con 4,3 miliardi ricavi (+6%), un utile netto di 240,8 milioni (-1%) e un Ebitda 391,2 milioni di euro (-8%). Consistente e ben diversificato per area geografica e linea di prodotto il portafoglio ordini del gruppo che ammontava, al 30 giugno 2024, a 5.751 milioni (di cui 296 milioni nel settore della produzione di acciai speciali). —
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