De' Longhi: crescita solida nonostante l'impatto valute
TREVISO. Nonostante l’impatto valute, in alcuni mercati penalizzante, la trevigiana de’ Longhi matura nell’ultimo trimestre una rilevante crescita consolidando posizioni e quote di mercato specie nel settore driver macchine da caffè e da cottura.
Il Gruppo ha chiuso i conti al 30 settembre con ricavi a +11,8% a quota 1,214 miliardi ed Ebitda in crecita del 9,7% a 149 milioni. La posizione finanziaria netta è positiva per 64,3 milioni in miglioramento di ben 161,7 milioni nei 12 mesi. Lo comunica l’azienda di Treviso in una nota.
L’utile netto nei nove mesi è di 62,5 milioni con un incidenza sui ricavi del 5,1%. Nello stesso periodo 2014 erano 54,2 milioni.
“Il contesto di mercato nell’anno 2015, così come negli scorsi esercizi, non è esente da elementi di criticità, tuttavia non mancano segnali incoraggianti legati all’andamento sia di alcune categorie di prodotto (macchine da caffè espresso in primis) che a certe aree geografiche (come ad esempio l’Europa continentale)” spiega la quotata. “Il Gruppo ha continuato a percorrere una traiettoria di crescita, consolidando e incrementando le proprie quote di mercato, anche grazie a un continuo impegno relativo agli investimenti in pubblicità e promozione e in ricerca e sviluppo”.
I primi 9 mesi dell’esercizio 2015 hanno visto il lancio di nuovi prodotti come la nuova macchina Nespresso, Lattissima Touche, le superautomatiche Primadonna Elite con ampliamento della gamma multicooker nel segmento cottura e preparazione cibi. Oltre al nuovo robot da cucina con funzione cottura e un nuovo estrattore succo a marchio Kenwood.
L’andamento continua ad essere impattato dall’andamento delle valute. Gli impatti maggiori sono legati alle svalutazioni di rublo e della moneta ucraina. Positiva l’Europa (+9,2%), mentre la perdurante instabilità politica dell’area Medio Oriente, India, Africa sì è ripercossa negativamente sulle vendite che, grazie tuttavia ad un contributo positivo dei cambi, hanno registrato un incremento pari al +6,6%. L’area APA (Asia, Pacifico, Americhe) ha beneficiato di un impatto cambi mediamente positivo, riportando vendite in forte aumento rispetto al 2014 (+21,9%), con crescite registrate in quasi tutti i Paesi dell’area: in particolare evidenza USA, Canada, Messico, Brasile, Cina, Corea del Sud e Oceania (Australia e Nuova Zelanda.
Riproduzione riservata © il Nord Est