Distretti a Nord Est, export in flessione per la frenata del sistema moda

Rallenta l’export dei distretti del Nord Est nel terzo trimestre 2024. Le esportazioni registrano una leggera flessione a prezzi correnti (-1,3%) sotto quota 10 miliardi, in controtendenza rispetto alla media nazionale (+1,3%).

Nicola Brillo

Rallenta l’export dei distretti del Nord Est nel terzo trimestre 2024. Le esportazioni registrano una leggera flessione a prezzi correnti (-1,3%) sotto quota 10 miliardi, in controtendenza rispetto alla media nazionale (+1,3%). I distretti del Veneto hanno superato i 7,8 miliardi di export (-1,9%), il Friuli Venezia Giulia ha superato i 721 milioni (+4,6%), mentre il Trentino Alto Adige è a oltre 1,4 miliardi (-0,8%). I dati sono stati diffusi ieri nel Monitor dei distretti di Intesa Sanpaolo.

Sul risultato del Veneto pesa il calo delle esportazioni del sistema moda, solo l’oreficeria di Vicenza migliora (+5,5%). La concia di Arzignano è in flessione (-1,2%), come la calzatura sportiva e Sportsystem di Montebelluna (-11,3%). Netto invece il peggioramento delle calzature del Brenta (-13,7%), a causa del rallentamento della domanda di beni di lusso e alle strategie di repricing di alcune multinazionali. Il tessile e abbigliamento di Treviso presenta una leggera attenuazione delle perdite (-3,7%). L’occhialeria di Belluno rallenta nel terzo trimestre (-5,5%) a causa del calo delle vendite nel mercato Usa (-30,5%), in Turchia e Hong Kong, hub verso il Medio Oriente e l’Asia Orientale.

I distretti della metalmeccanica veneta registrano un rallentamento, fatta eccezione per la termomeccanica di Padova che resta in territorio positivo (+1,3%). Significativa la flessione delle macchine agricole di Padova e Vicenza (-21,4%), che hanno risentito del calo in Australia, Germania, Francia e Stati Uniti. Le biciclette di Padova e Vicenza tornano a crescere a doppia cifra (+11,4%), trainate da Germania, Stati Uniti, Paesi Bassi, Spagna e Polonia.

Crescono le materie plastiche di Treviso, Vicenza e Padova (+1,7%), spinte dalla brillante crescita negli Stati Uniti (+38,7%) ed Europa. Gli elettrodomestici di Treviso (+0,6%) sono trainati da Polonia, Francia e Arabia Saudita, il Legno e arredo di Treviso (+2%) grazie a Francia e Stati Uniti, i Sistemi per l’illuminazione di Treviso, Venezia, Vicenza e Padova (+0,3%).

Tra i distretti veneti dell’agroalimentare migliora il Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene (+10,1%), grazie agli Stati Uniti e Canada, mentre l’Ittico del Polesine e del Veneziano (+7,9%) cresce in modo più sostenuto in Spagna e In Croazia.

«Segnali positivi arrivano da alcuni distretti del Veneto, che sono riusciti a espandere le vendite anche in mercati con difficoltà interne come la Germania», commenta Cristina Balbo, direttrice regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo.

Tra i distretti del Friuli Venezia Giulia sono protagonisti il mobile e pannelli di Pordenone (+4,3%), grazie alle vendite negli Stati Uniti (+16,1%) e Spagna (+30,3%). Gli elettrodomestici di Pordenone sono in territorio positivo (+0,6%), grazie al buon recupero in Francia (+34%) e Germania (+30,1%).

Le sedie e complemento di arredo di Udine restano in territorio negativo (-4,2%), ma le vendite registrano una buona crescita negli Stati Uniti (+20,9%) e un balzo delle vendite in Tunisia. Tra i distretti dell’agroalimentare, le esportazioni del caffè di Trieste e dei vini distillati del Friuli segnano una decisa accelerazione a doppia cifra (rispettivamente del +16,2% e del +18,4%). Il prosciutto e altri carni conservate di Udine (-6,2%), dà segnali di attenuazione delle perdite, grazie alla Germania (+77,9%).

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