Dolomiti Energia raddoppia l’utile netto a 348 milioni

Nel 2024 il gruppo trentino ha realizzato 544 milioni di investimenti. Altri 150 milioni serviranno per tre parchi eolici e due fotovoltaici

Giorgia Pacino
La diga del Careser che alimenta le centrali del Gruppo Dolomiti Energia
La diga del Careser che alimenta le centrali del Gruppo Dolomiti Energia

Con utile netto raddoppiato e una redditività in crescita, Dolomiti Energia punta a diventare operatore integrato leader delle rinnovabili. Oggi il consiglio di amministrazione, presieduto da Silvia Arlanch, ha approvato la relazione finanziaria annuale che certifica una crescita del 150% dell’utile, passato dai 170 milioni del 2023 agli attuali 348 milioni. A fronte di ricavi sostanzialmente stabili (+0,2%) a 2,345 miliardi, il gruppo trentino ha chiuso l’esercizio 2024 con un aumento del 72,8% del margine operativo lordo passato da 393 a 679 milioni e una crescita dell’Ebit del 86,2% da 325 a 606 milioni.

«Il 2024 è stato sicuramente un anno importante: chiudiamo il bilancio con i migliori risultati di sempre del gruppo», commenta il ceo del gruppo Stefano Granella, sottolineando che il vero cambio di passo è quello relativo agli investimenti. Rispetto alla media storica che si aggira attorno ai 70-80 milioni di euro l’anno, nel 2024 il gruppo ha infatti investito 544 milioni di euro, di cui il 40% destinato all’idroelettrico e il resto a resti elettriche, gas e reti acqua. Oltre ad approvare il bilancio 2024, il Cda ha dato il via libera a nuovi investimenti per 150 milioni di euro destinati alla realizzazione di tre parchi eolici e due parchi fotovoltaici.

«Un cambio di passo importante che ci permette di crescere come gruppo che ha capacità e risorse per farlo. Il nuovo piano strategico, che formalizzeremo nella seconda metà di maggio – anticipa Granella – traguarderà il 2030 con una mole di investimenti dedicati al tema sostenibilità. Siamo già leader di mercato nell’idroelettrico, vogliamo consolidare la nostra capacità di essere operatori di sole energie rinnovabili in modo integrato, sia dal punto di vista della produzione sia dal punto di vista della vendita».

Stefano Granella, ceo di Dolomiti Energia
Stefano Granella, ceo di Dolomiti Energia

Gli investimenti nella generazione si accompagnano infatti anche a una crescita sul piano delle vendite. L’anno scorso Dolomiti Energia ha incrementato del 17% i clienti serviti nel mercato libero, pari a 60 mila unità. Il gruppo ha investito anche nelle competenze con l’assunzione di 194 persone che, al netto delle uscite, ha portato all’ingresso di 90 nuove persone su un totale di circa 1.600 dipendenti.

«Nonostante i 544 milioni di investimenti del 2024, abbiamo ancora poco debito», puntualizza l’Ad. Il gruppo ha chiuso il 2024 con una posizione finanziaria netta di 396,8 milioni di euro, in crescita rispetto ai 267,6 milioni del 2023 principalmente per effetto degli investimenti. Il rapporto fra posizione finanziaria netta ed Ebitda risulta pari a 0,6x, dato che per Granella «evidenzia la capacità del gruppo di accelerare ulteriormente. I nostri concorrenti hanno un rapporto superiore a 2, noi siamo a 0,6: c’è spazio per nuovi investimenti e acquisizioni».

 

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