Dopo Aprilia arriva Fantic. La Motor valley della Noalese: «Un distretto delle due ruote»

Alla storica industria di Noale si aggiunge la rinascita del marchio che inventò il Caballero. I sindaci: «Con Anci stiamo preparando il progetto di una settimana dedicata ai motori»

Alessandro Ragazzo

VENEZIA. La strada è stata indicata da Aprilia di Noale ancora negli anni Settanta. Ora nel Miranese arriva pure Fantic Motor, con il progetto di realizzare le Moto2 con Valentino Rossi nel quartier generale di Santa Maria di Sala, nella zona industriale in via Leonardo da Vinci. Quel Valentino Rossi che iniziò la sua carriera proprio in Aprilia a Noale: quest’area era nel suo destino. Una manciata di chilometri, lungo la Noalese, ch e si sta imponendo come la nuova Motor Valley delle due ruote nel Veneto.

Nel breve raggio di meno di venti chilometri ci sono infatti gli oltre seicento dipendenti di Aprilia tra Noale e Scorzè, a cui si devono aggiungere i 120 della Fantic Motor di Santa Maria di Sala.

Un giovanissimo Valentino Rossi al suo debutto con Aprilia nella classe 125, 1996. ANSA / BRAMBATTI
Un giovanissimo Valentino Rossi al suo debutto con Aprilia nella classe 125, 1996. ANSA / BRAMBATTI

Quest’ultima ha deciso d’investire nel Veneziano ancora un paio d’anni fa, prima con le bici, poi anche le moto e a breve con il nuovo reparto corse, in partnership con il numero 46 più famoso del mondo. E da queste parti non escludono delle nuove assunzioni, perché partecipare al Moto Mondiale sarà sì prestigioso ma servirà essere competitivi.

Ovvio che da tutto questo ne benefici il comprensorio, già segnato di recente a storie di chiusure di aziende o ridimensionamenti. Invece da qui parte una nuova fase, un’area tutta dedicata ai motori e alle due ruote.

Due ruote di eccellenza, come Aprilia sta facendo in Motogp da qualche anno, prima ancora, nelle altre categorie del Motomondiale.

«La notizia che Fantic Motor abbia deciso di investire risorse ed energie anche sulla Moto 2» spiega la vice sindaca di Noale Alessandra Dini nonché consigliere del direttivo nazionale di Anci Città dei Motori «rende il nostro territorio una vera e propria “due ruote valley”. Aprilia Racing a Noale e la vicina Fantic Motor a Santa Maria di Sala potranno essere, nel futuro progetto di Anci Città dei Motori che stiamo definendo in questi giorni, una spinta per accogliere gli appassionati».

Infatti, come spiega Dini, ci sono già dei progetti in atto e degli altri sono pronti per essere sviluppati in futuro. «Abbiamo aderito anche a quello di Iso Radio il tour delle città dei motori» fa sapere la vice sindaca «già in onda da qualche giorno. Si sta raccontando la nostra città per il turismo motoristico ma anche l’offerta legata all’arte, alle bellezze naturali e paesaggistiche da visitare, all’ospitalità e all’enogastronomia.

A breve faremo conoscere l’idea di realizzare nel 2023 con Anci Città dei Motori una settimana speciale “Italian Motor Week”; questa toccherà tutte le città facenti parte, dove protagonisti saranno sì i motori ma anche i territori».

L’Associazione Città dei Motori è stata istituita nel 2008 e riunisce, sotto l’Anci, 35 Comuni italiani, appartenenti a 14 regioni diverse e rappresentano una popolazione di circa 2 milioni di abitanti, che hanno nei loro territori una vocazione motoristica, a livello di produzione (automotive, moto e scooter, aerospazio, cantieristica navale) ma anche sportiva (circuiti e rievocazioni storiche) o culturale (musei, collezioni, archivi).

L’Associazione punta a promuovere, valorizzare e tutelare il patrimonio motoristico italiano presente attraverso progetti e iniziative per divulgare, sviluppare e difendere l’autenticità e la qualità, per contribuire a valorizzarla anche fuori delle aree interessate.

Da sin.: Ivano Beggio, presidente dell'Aprilia, Valentino Rossi e Loris Capirossi posano vicino alla Aprilia RED1000, presentata IL 16 SETTEMBRE 1997. DANIEL DAL ZENNARO/ANSA/DO
Da sin.: Ivano Beggio, presidente dell'Aprilia, Valentino Rossi e Loris Capirossi posano vicino alla Aprilia RED1000, presentata IL 16 SETTEMBRE 1997. DANIEL DAL ZENNARO/ANSA/DO

E se Noale è Città dei Motori, chissà, in un futuro neanche troppo lontano magari si potrebbe aggiungere pure Santa Maria di Sala, che ho vede il suo nome legato alla Moto2. «L’investimento di Fantic» spiega la sindaca Natascia Rocchi «significa come le due ruote attirino e siano importanti. Si tratta di una scelta imprenditoriale di tutto rispetto».

Rocchi è stata eletta da poche settimane ma spinge già perché nuove realtà s’insedino nel suo territorio. «Nel nostro programma» aggiunge «abbiamo ribadito come operazioni del genere creino posti di lavoro e noi saremo sempre al loro fianco. Ci fa solo piacere che qui a Santa Maria di Sala ci sarà il reparto corse». Intanto il comprensorio innesca le marce alte e ora Santa Maria di Sala andrà a braccetto con Noale.

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