Ecco “Pittini Challenge”: la Fondazione del gruppo siderurgico friulano sfida gli studenti
Coinvolti 45 ragazzi di Its e istituti tecnici friulani e veneti. Dovranno inventare una soluzione tecnica per l’azienda. Anteprima il 12 e 13 aprile con un campus a Osoppo

OSOPPO. Fondazione gruppo Pittini rinnova il suo impegno sul fronte della formazione rafforzando il dialogo avviato con gli istituti meccatronici e concretizzato, da due anni a questa parte, in una serie di progetti tesi a costruire un ponte stabile di collegamento tra la scuola e il gruppo siderurgico friulano.
Tra questi figura la seconda edizione di Pittini Challenge, la “sfida” lanciata appunto dalla Fondazione Gruppo Pittini agli studenti di quinta degli istituti meccatronici Malignani e Bearzi a Udine e San Zeno a Verona, ai quali da quest’anno si aggiungono anche due Istituti tecnici superiori, l’Its Meccatronico Veneto e l’Its Malignani.

Il progetto abbraccia Friuli e Veneto, vale a dire i due territori che ospitano due delle principali sedi produttive del gruppo, per un totale di 45 partecipanti, 25 dei quali sono attesi a Osoppo, il 12 e 13 aprile, per una full immersion in azienda.
«Quest’anno – fa sapere la vicepresidente della Fondazione, Simona Ferri Pittini – abbiamo deciso di organizzare un campus per presentare ai ragazzi il progetto e far toccare loro con mano la realtà del gruppo, con tanto di visita all’acciaieria, al laminatoio e alla metallurgica. Li coinvolgeremo quindi con dei seminari dedicati su “Zero waste”, sulla produzione di acciaio verde e ancora sulla granella quale esempio di economia circolare».
«Il campus – continua la vicepresidente - prevederà una lezione di public speaking, soft skill che sarà utile ai ragazzi sia per presentare il progetto in azienda, che per l’orale di maturità. La due giorni si concluderà infine con la testimonianza di uno sportivo friulano che racconterà ai ragazzi le sue sfide e i suoi successi dando loro consigli per conquistare una mentalità vincente».

La competizione, ricorda la presidente di Officina Pittini per la Formazione, Micaela Di Giusto, «utilizza la logica del challenge-based learning per facilitare il contatto tra il mondo della formazione e quello aziendale».
In concreto, la challange consiste nel trovare una soluzione tecnica a un determinato caso reale. Tutte le sfide sono state presentate a gennaio dai singoli reparti del Gruppo Pittini agli studenti, che avranno tempo fino a giugno per sviluppare il loro progetto progetto (individuale o di gruppo). Gli elaborati verranno poi valutati sulla base di linee guida molto precise e i vincitori riceveranno una borsa di studio dalla Fondazione.
«I partecipanti – sottolineano Pittini e Di Giusto – hanno l’occasione di applicare le proprie competenze a un progetto concreto che poi, nel caso del vincitore, può trovare applicazione in azienda, come già accaduto l’anno scorso. A questo si aggiunga poi che alcuni studenti potranno utilizzare il progetto della challange come tesina per l’esame di maturità, occasione, anche questa, sfruttata da diversi ragazzi l’anno scorso».
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