Electrolux, la carenza di componenti ferma le fabbriche
A Susegana primo stop per un ritardo di consegne dalla Turchia. Porcia pianifica 4 giornate di chiusura a luglio per allineare produzione e ordini
PORDENONE. Un anno fa, in questo stesso periodo, Electrolux e organizzazioni sindacali discutevano di straordinari, prestazioni aggiuntive necessarie a dare risposte ad una domanda - letteralmente esplosa - di elettrodomestici. Come da tradizione, il confronto si concluse con un accordo che metteva sul piatto un certo numero di sabati di straordinario accompagnato da nuove assunzioni. Il resto è storia.
Di straordinari se ne fecero assai pochi perché, a fronte di una domanda sostenuta, a mancare erano materie prime e componenti. Un anno dopo, se non a cadenza settimanale comunque a intervalli ravvicinati, lo stabilimento di Porcia è costretto a fermarsi per l’incepparsi della catena di fornitura. A Susegana primo stop, un paio di giorni fa, a causa del ritardo di una fornitura proveniente dalla Turchia, gli addetti di una linea sono stati mandati a casa anzitempo.
A fermare una linea di Porcia ieri è stato un problema tecnico, con conseguente fine turno anticipato per una quarantina di addetti. Ma già questa settimana scatterà la prima di 4 giornate di chiusura concordata con le Rsu, necessarie per allineare la produzione agli ordini, evidentemente in calo rispetto alle previsioni. Si inizia venerdì 9 a cui farà seguito lunedì 12 per entrambi i turni, venerdì 23 luglio si ferma solo il turno B mentre il 30 toccherà al turno A.
Non solo, la contrazione dei volumi impatterà anche sulle assunzioni, o meglio sulle conferme dei contratti a termine: dei 44 in scadenza, una decina non sono stati confermati.
Diciamo che il tema della carenza di componenti e materie prime andrebbe meglio indagato dalle autorità regolatorie, per comprenderne le ragioni e sanzionare comportamenti speculativi che probabilmente esistono e determinano questa situazione.
Solo considerando la grande distribuzione di elettrodomestici, e le motivazioni che conducono all’acquisto di una apparecchiatura, nel momento in cui il consumatore non trova il modello che cerca, raramente è disposto ad attendere e riorienta la decisione su altri modelli, e forse anche altri produttori. Nei fenomeni distorsivi qualcuno che ottiene un vantaggio esiste sempre.
Sapere se questi fenomeni siano pilotati o meno, potrebbe essere utile. Di certo questo stato di cose ha messo in evidenza come riappropriarsi della catena di fornitura e avvicinarla possa essere, come già in passato, una strategia vincente.
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