Electrolux Professional lascia la Russia

La multinazionale leader nelle apparecchiature professionali per ristorazione e lavanderia, ha deciso di cedere le sue attività in Russia al management locale

La sede di Electrolux Professional a Pordenone
La sede di Electrolux Professional a Pordenone

PORDENONE. Electrolux Professional, uno dei principali fornitori mondiali di attrezzature professionali per servizi di ristorazione, bevande e lavanderia, sede a Stoccolma e headquarter a Pordenone, cede le attività in Russia e lascia il Paese.

L’ufficializzazione è arrivata ieri dal Ceo, Alberto Zanata, che ha annunciato la vendita al management locale, operazione che comporterà un costo per il Gruppo di 35 milioni di corone svedesi, circa 3,27 milioni di euro, che andranno a pesare sui conti del secondo trimestre.

Electrolux Professional, originariamente la divisione “professionale” di Electrolux nata dalla Zanussi Grandi Impianti, oggi società indipendente, come detto ha sede legale a Stoccolma ma quartier generale a Vallenoncello, a Pordenone, conta 12 stabilimenti in sette paesi, di cui due in Italia (a Vallenoncello dove è presente anche il centro ricerca e sviluppo, e a Spilamberto, Modena) e vende in oltre 110 paesi con un fatturato di 7,9 miliardi di corone svedesi (circa 738 milioni di euro) e 4 mila dipendenti, di cui 1.500 in Italia)

«A seguito della valutazione che la continuità operativa in Russia, nella situazione attuale, non è fattibile, Electrolux Professional cesserà le sue attività in quel Paese. Le attività passeranno al management locale», così l’azienda in una nota.

Un’operazione non indolore, visto che l’azienda stima un costo di 35 milioni di corone svedesi per questa operazione (circa 3,27 milioni di euro), che saranno contabilizzate nella seconda trimestrale del Gruppo come oneri non ricorrenti.

«Electrolux Professional sta rispettando tutte le sanzioni e i controlli sulle esportazioni in Russia. A causa della guerra, che prosegue, e delle sanzioni, prevediamo che non saremo in grado di vendere e fornire servizi in Russia nel medio e lungo termine – spiega le ragioni dell’operazione il ceo Alberto Zanata –. Pertanto, abbiamo concluso che una cessione della controllata del Gruppo in Russia al management locale, sia il modo migliore per continuare a garantire il rispetto delle sanzioni e concludere in modo responsabile i rapporti con i nostri colleghi in Russia che sono stati per molti anni membri molto apprezzati del gruppo». Oltre al costo di uscita già indicato, la decisione di lasciare la Russia non dovrebbe avere altri effetti sui conti e sulla redditività del Gruppo. Electrolux Professional conta infatti 25 dipendenti in Russia e nel 2021 le vendite nel paese sono state circa l'1% delle vendite complessive.

Ovviamente si attendono ora i conti del secondo trimestre, in agenda per la prossima settimana, che oltre all’effetto di questa scelta, dovrebbero fornire indicazioni sul trend del mercato. Il Gruppo ha chiuso i primi tre mesi con ricavi in crescita di quasi il 50% a 240 milioni di euro e un utile di periodo di 15 milioni, inanellando per 4 trimestri consecutivi un significativo incremento delle vendite dopo il primo lockdown. Ma il mercato inizia a mostrare segnali di rallentamento, soprattutto sul fronte investimenti, che potrebbero riverberarsi sul produttore.

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