Electrolux Professional: tiene l’Europa, Usa in calo

«Passo dopo passo stiamo costruendo un’azienda più forte con una chiara attenzione alle nostre priorità strategiche. Guardando al 2024 intendiamo continuare nel percorso e nei progressi, anche se vediamo ancora incertezze macroeconomiche nel breve termine». Così Alberto Zanata, ceo di Electrolux Professional, alla presentazione dei risultati 2023 del gruppo, tra i leader globali delle apparecchiature per collettività con sede a Stoccolma e headquarters, stabilimento e centro ricerche a Pordenone.
Il 2023 va in archivio con ricavi a 2,97 miliardi di corone svedesi, 263,4 milioni di euro, in lieve contrazione rispetto all’anno precedente che aveva chiuso a 3,04 miliardi di corone, circa 270 milioni di euro. Buona la marginalità, all’ 8,8%, data da un risultato operativo di 261 milioni di corone (23,22 milioni di euro), mentre l’utile si è attestato a 168 milioni di corone, 14,8 milioni di euro.
«Nel corso del 2023 - dettaglia il ceo - abbiamo compiuto ulteriori passi avanti verso i nostri obiettivi finanziari con un aumento delle vendite e un miglioramento della redditività in una situazione macroeconomica ancora difficile».

La flessione del fatturato, che ha iniziato a manifestarsi nel terzo trimestre 2023, è proseguita anche nel quarto, «ma a un tasso inferiore». Una contrazione che si è riverberata sull’Ebitda che è risultato «leggermente più debole, rispetto al 2022, con un margine del 10,1% contro il 10,7% dell’esercizio 2022. Per quel che concerne le divisioni, le vendite del Food & Beverage sono diminuite organicamente del 4% rispetto all’anno precedente, ma marginalità sostanzialmente stabile. Il mercato europeo è rimasto invariato, mentre gli Usa sono in flessione. «Vediamo segnali di ripresa negli Stati Uniti - rileva Zanata -, anche se non ci aspettiamo che si concretizzino prima del secondo trimestre». Sul fronte ordini, per il settore Food & Beverage sono stati leggermente superiori a quelli di un anno fa. Anche il Laundry vede il fatturato lieve calo, mentre la marginalità resta elevata al 15,7%.

Zanata richiama la recente acquisizione della giapponese Tosei Corporation, annunciata a dicembre e perfezionata il 10 gennaio scorso, ovvero quella di «un’azienda leader nella produzione di attrezzature professionali per lavanderia e confezionatrici sottovuoto per alimenti - ricorda il Ceo -. Questa operazione ci renderà un attore più importante nel mercato resiliente delle lavanderie in Giappone, che costituisce il secondo più grande mercato di lavanderia al mondo. Abbiamo inoltre in programma di utilizzare l'organizzazione leader di Tosei nel settore alimentare per espandere la nostra offerta di prodotti per quel settore in Giappone, oltre a espandere i prodotti per il confezionamento sottovuoto utilizzati a livello globale nel segmento in rapida crescita del sottovuoto».
Infine nel bilancio di Zanata un capitolo lo occupa il tema sostenibilità. «Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo di riduzione del 50% di CO2 stimato al 2025 (rispetto al 2015) proprio nel 2023, due anni prima del previsto», rivendica il risultato il ceo.
Riproduzione riservata © il Nord Est