Eni a Marghera, in agosto al via l’impianto di riciclo delle plastiche

Piano d’investimenti da 750 a 790 milioni. È l’adeguamento del piano di trasformazione di Porto Marghera di Eni e delle società controllate (Versalis, Eni Rewind e Enilive) per la transizione energetica. Un piano in cui continua a giocare un ruolo fondamentale anche la bio-raffineria, modello che Eni, dopo l’esperienza veneziana, sta esportando nel mondo
Francesco Furlan
Foto Riccardo Gregolin/LaPresse 13 gennaio 2023 Porto Marghera, Venezia (Italia) cronaca - ENI, arrivo autobotte di “ruco” dal Kenya in Raffineria a Porto Marghera
Foto Riccardo Gregolin/LaPresse 13 gennaio 2023 Porto Marghera, Venezia (Italia) cronaca - ENI, arrivo autobotte di “ruco” dal Kenya in Raffineria a Porto Marghera

Un piano di investimenti che cresce da 750 a 790 milioni di euro, l’avvio del primo impianto per il riciclo meccanico delle plastiche fissata ad agosto del 2024 e un punto di domanda sulla realizzazione, attraverso Versalis, di un impianto per la produzione di alcool isopropilico da 30mila tonnellate l’anno. È l’adeguamento del piano di trasformazione di Porto Marghera di Eni e delle società controllate (Versalis, Eni Rewind e Enilive) per la transizione energetica. Un piano in cui continua a giocare un ruolo fondamentale anche la bio-raffineria, modello che Eni, dopo l’esperienza veneziana, sta esportando nel mondo.

Una riconversione che due anni fa - non senza un ampio dibattito che ha riguardato la vocazione industriale di Porto Marghera - ha visto da parte di Versalis la chiusura dell’impianto del cracking (per la produzione di etilene e propilene) e degli aromatici.

Negli ultimi mesi del 2023 la società ha completato le attività preliminari di cantiere per il primo impianto per il riciclo meccanico avanzato delle plastiche post-consumo - un percorso che non è stato assoggettato alla Via del ministero dell’Ambiente - ed è stata avviata la costruzione dell’impianto.

I macchinari per la lavorazione arriveranno a Porto Marghera nelle prossime settimane con l’obiettivo di avviare la prima parte dell’impianto entro agosto. Acquisito insieme alla tecnologia da Ecoplastic, produrrà polimeri da materia prima riciclata, che giungerà già selezionata e pretrattata. Si otterranno polistirene espanso e compatto con un contenuto riciclato fino al 100%. Prodotti che poi saranno destinati a settori come packaging ed edilizia.

Il piano prevede anche una ulteriore fase di sviluppo a seguito dell’acquisizione, nel luglio 2022, della licenza per la realizzazione di un impianto per il riciclo meccanico avanzato di rifiuti plastici selezionati ottenuti dalla raccolta differenziata, in particolare polistirene e polietilene alta densità, con una capacità di trasformazione di circa 50 mila tonnellate l’anno. Progetto in fase di studio di fattibilità.

Nel bilancio 2022 Versalis metteva nero su bianco anche «la realizzazione del primo impianto in Italia per la produzione di alcool isopropilico con una capacità di 30 mila tonnellate l’anno». Oggi la società si esprime in modo più cauto spiegando che «a Porto Marghera Versalis sta ancora valutando la realizzazione dell’impianto».

L’alcol isopropilico è un solvente molto diffuso in diversi settori di mercato come la farmaceutica e la cosmetica. Se la scelta di Versalis di prendersi altro tempo sia frutto di valutazioni commerciali o industriali è uno degli aspetti sui quali le organizzazioni sindacali attendono chiarimenti.

Intanto la bioraffineria - dal primo gennaio nel perimetro Enilive - resta uno dei migliori esempi di riconversione. Il cantiere del nuovo impianto di produzione idrogeno, ottenuta la Via lo scorso 23 dicembre, è pronto ad essere avviato. E all’orizzonte c’è la costruzione di una unità per la produzione di bio-jet, carburante sostenibile per gli aerei.

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