EssilorLuxottica, l’acquisizione di GrandVision torna in bilico

La Corte arbitrale ha dato ragione al gruppo italofrancese. I «gravi inadempimenti» di GrandVision fanno sì che EssilorLuxottica abbia la facoltà di non portare a termine l’operazione da 7 miliardi. «Valuteremo tutte le opzioni»

BELLUNO. E’ lo stesso gruppo italofrancese, nato tra la fusione di Essilor e della Luxottica fondata da Leonardo Del Vecchio, a rendere noti i contenuti del pronunciamento della Corte arbitrale in relazione al procedimento avviato da HAL e GrandVision.

«La Corte Arbitrale ha stabilito che EssilorLuxottica ha la facoltà di non portare a termine l’operazione di acquisizione di GrandVision a causa dei gravi inadempimenti da parte di quest’ultima degli obblighi assunti nei confronti di EssilorLuxottica».

Dal canto suo «EssilorLuxottica sta valutando tutte le opzioni in relazione all’operazione e comunicherà a  tempo debito la sua decisione in merito», spiega il gruppo in una nota.

«Sebbene ci rincresca che il comportamento scorretto di GrandVision abbia portato a questa situazione, siamo felici che la Corte abbia accolto la nostra posizione sugli impegni delle parti, confermando l'importanza di onorarli» ha affermato Francesco Milleri, amministratore delegato di EssilorLuxottica.

La mega operazione, iniziata nel 2020, vale circa 7,2 miliardi di euro, più di 7 mila negozi nel mondo, 37 mila dipendenti e 3,7 miliardi di fatturato.

Proprio sul valore dell’operazione era sorta una contesa tra il colosso delle lenti e la catena olandese, per informazioni mancanti sul valore del business alla luce della pandemia.

Nonostante la disputa legale l’affare ha passato il vaglio dell’Antitrust Ue, che ha chiesto la cessione di 351 negozi tra Italia, Belgio e Paesi Bassi.

Ora, dopo il pronunciamento della Corte arbitrale, la partita potrebbe riaprirsi.

e.delgiudice@gnn.it

Riproduzione riservata © il Nord Est