Estrima pronta allo sbarco in Borsa, avviati roadshow e bookbuilding

La società pordenonese che produce i veicoli elettrici Birò ha avviato il collocamento delle azioni ordinarie per costituire il flottante necessario all’ammissione alle negoziazioni su Euronext Gorwth Milan 

Matteo Maestri, Presidente del Gruppo Estrima
Matteo Maestri, Presidente del Gruppo Estrima

PORDENONE. Più vicino lo sbarco in Borsa di Estrima, la società di Pordenone attiva nel settore della micromobilità elettrica che produce i veicoli a marchio Birò.

Nei giorni scorsi, il gruppo ha avviato il collocamento delle azioni ordinarie per costituire il flottante necessario per l’ammissione alle negoziazioni su Euronext Growth Milan, il mercato di Borsa Italiana dedicato alle Pmi ad alto potenziale di crescita. Avviati i roadshow e il bookbuilding con incontri di persona e virtuali fra il management di Estrima e investitori istituzionali e professionali italiani ed esteri. In funzione delle condizioni di mercato e del via libera di Borsa Italiana, l’Ipo è prevista per la seconda metà di dicembre.

Estrima ha origine dalla visione creativa di Matteo Maestri come spin-off di Brieda, società di proprietà della famiglia di Maestri e attiva a Portogruaro da oltre 50 anni nella produzione di cabine di sicurezza per veicoli agricoli e industriali.

«Dopo anni di crescita e osservazione del mercato - ha dichiarato Presidente di Estrima - abbiamo deciso di avviare il percorso di quotazione per seguire l’inarrestabile trend mondiale di urbanizzazione, caratterizzato da un forte bisogno di una mobilità semplice, sostenibile e orientata ai servizi». 

Di recente, anche in vista della quotazione, Estrima ha acquistato Brieda e Sharbie e, indirettamente, UPooling, diventando così il gruppo Estrima focalizzato anche nel mondo della Mobility as a Service. In particolare, nel noleggio e nello sharing dei veicoli, con l’apertura di nuove opportunità di mercato per i veicoli a marchio Birò. Il gruppo ricomprende Birò France S.a.s., società di diritto francese costituita nel luglio 2021, controllata al 66,6% da Estrima.

Da sottolineare che i ricavi pro forma per il semestre chiuso al 30 giugno 2021 del gruppo, sono stati pari a circa 14 milioni di euro.

 Il flottante sarà costituito mediante un collocamento privato, rivolto a investitori qualificati e/o a investitori professionali esteri. L’Ipo prevede una raccolta in aumento di capitale per euro 15 milioni da parte della società, fatta salva la facoltà, in capo al Cda, di aumentare tale importo – d’intesa con il Global Coordinator e sulla base delle risultanze del roadshow – entro il limite 20 milioni di euro, così come fissato  dal cda della società  –  con una valutazione pre-money della società compresa tra euro 35  e 50 milioni e una forchetta di prezzo fissata tra euro 3,50  e 5,00  per ciascuna azione di nuova emissione. In funzione delle condizioni di mercato e del via libera di Borsa Italiana, l’Ipo è prevista per metà di dicembre.

«Il nostro riferimento è il macro-trend in grande crescita: le città continuano a essere sempre più popolate, l’elettrificazione del parco auto sta aumentando (e il nostro mezzo consuma un sesto dell’energia di un'auto elettrica e ha una batteria rimovibile che può essere ricaricata in ogni presa); il mondo del business sta migrando sul concetto di mobility as a service, cioè dal prodotto al servizio. Peraltro, in città questi tre macro-trend si sommano, perché la città è dove ci sono più mezzi elettrici e servizi di mobilità».

Nel processo di quotazione Estrima è assistita da Equita SIM S.p.A., in qualità di Global Coordinator, Bookrunner, Euronext Growth Advisor e Specialist, da Ambromobiliare S.p.A. in qualità di Advisor Finanziario e CDR Communication S.r.l. in qualità di Consulente della Società in materia di Media Relation e Investor Relation.

Argomenti:PORDENONE

Riproduzione riservata © il Nord Est