Euro&Promos, ricavi a 125 milioni. «Siamo pronti per nuove acquisizioni»
L’Ad Alberto Tavano Colussi: chiudiamo un altro anno in crescita e abbiamo obiettivi ambiziosi per il ’22
UDINE. A fine dicembre Euro&Promos Fm spa archivia il quarto anno consecutivo di crescita con un fatturato che supera 125 milioni di euro - e parliamo della sola capogruppo, il consolidato è in via di definizione - che segna +20%, con un Ebitda al 13% per circa 16,5 milioni e una posizione finanziaria positiva per 20 milioni.
E ora «siamo pronti per nuove acquisizioni» anticipa l’amministratore delegato Alberto Tavano Colussi. Nel mirino un’operazione nel Nordovest del Paese, di dimensioni importanti, che dovrebbe concludersi nel 2022 e rispetto alla quale è già in atto la due diligence. E stante il plafond da una trentina di milioni di euro, potrebbe non essere l’unica. «Stiamo lavorando - conferma l’Ad - anche ad altri dossier».
L’obiettivo, dichiarato, resta ovviamente la crescita. «Vogliamo continuare ad essere leader nel comparto del facility management con le attività core, ma vogliamo anche portare Euro&Promos a diventare il primo operatore nazionale del settore attirando nel nostro gruppo realtà consolidate con forte know how ed esperienza e allargando la gamma dei servizi offerti alla clientela privata e alla pubblica amministrazione», indica l’obiettivo Tavano Colussi.
Oggi l’azienda friulana (che vede come azionista di riferimento Sergio Emidio Bini) è attiva nella pulizia civile, industriale e sanitaria, nei servizi logistici, facchinaggio, manutenzioni industriali e meccaniche, disinfestazioni, lavanderia industriale, gestioni in ambito culturale, vigilanza e office management. Il mercato è quello della sanità pubblica e privata, l’industria (dalla metallurgia alla meccanica), la Gdo e il retail.
E ora punta a «estendere l’operatività su servizi sinergici tra loro, penso - prosegue l’Ad - alle manutenzioni di impianti, elettriche, l’efficienza energetica. Stiamo guardando con interesse anche alla logistica sanitaria. Diciamo che il mondo dei servizi è vasto e interessante, e in questo settore vogliamo incrementare presenza e quote di mercato. Siamo dinamici, e lo abbiamo dimostrato, e vogliamo continuare ad esserlo».
Molti «gli elementi che hanno guidato la crescita realizzata nel 2021 che spaziano dalla selezione della clientela all’esserci focalizzati su servizi ad maggiore marginalità - spiega Tavano Colussi -. I risultati ci vedono ovviamente soddisfatti e sono in linea con il piano industriale e con gli obiettivi che ci eravamo prefissati». Quartier generale a Udine, sedi a Roma, Milano e Torino, cantieri in tutta Italia e oltre 6 mila i dipendenti, e anche questi in aumento. «Attualmente abbiamo una cinquantina di posizioni aperte per ruoli molto diversi». Difficoltà nel reclutare personale? «Questo è un tema che ci accomuna a molte imprese - risponde l’Ad -: la difficoltà di reperimento. Se guardiamo alle attività di manutenzione, abbiamo necessità di personale e specializzato, ed è oggettivamente difficile. Ma problemi li incontriamo anche per posizioni diverse, figure di staff, quadri e impiegati. Ci avvaliamo di head hunter interni ed esterni, utili a scandagliare il mercato, e ci facciamo anche carico di percorsi formativi interni».
Il 2022 «è partito molto bene con importanti aggiudicazioni, continueremo la nostra politica degli investimenti in tecnologie e formazione del personale, così come previsto dal piano industriale che ha portato, alla fine dello scorso anno, un capitale investito superiore ai 70 milioni - conclude Tavano Colussi -. Nonostante la crisi pandemica, abbiamo mantenuto invariata la rotta perseguendo gli obiettivi prefissati con un approccio green in termini di politiche di sostenibilità che si sposano con l’operatività quotidiana. La capacità della nostra azienda è stata quella di aver saputo interpretare il mercato ed aver creduto nelle proprie scelte».
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