Export, frena la corsa a Nord Est. In sofferenza la filiera della moda

Rallenta la corsa dell’export del Nord Est. I distretti del Triveneto si presentano a velocità differenti nel primo trimestre dell’anno: bene l’Oreficeria di Vicenza, Macchine agricole di Padova e Vicenza e il Caffè di Trieste. Male la filiera del sistema della moda veneta, Sedie e complementi di arredo di Udine ed Elettrodomestici di Pordenone.
Da gennaio a marzo 2024, secondo il report diffuso ieri da Intesa Sanpaolo, i distretti del Triveneto hanno registrato un calo delle esportazioni a prezzi correnti rispetto allo stesso periodo del 2023 (-4,1%). Una percentuale superiore a quella nazionale (-1,1%). Il livello delle esportazioni rimane comunque elevato, con valori che superano i 10 miliardi, vicino al record del 2022. Il Veneto con 8,2 miliardi segna una diminuzione del 3,5%, il Trentino-Alto Adige con 1,4 miliardi un calo del 3,9%, mentre il Friuli-Venezia Giulia manifesta una variazione negativa a doppia cifra (-10,6%).
«Nonostante il persistere del calo dei consumi e degli scambi internazionali legati all’inflazione, l’export del territorio si mantiene a livelli molto alti grazie alla flessibilità delle aziende del Nordest e alla loro velocità nel riposizionare i flussi verso nuovi paesi», commentano Cristina Balbo, direttrice Veneto Ovest e Trentino Alto Adige, e Francesca Nieddu, direttrice Veneto Est e Friuli Venezia Giulia, di Intesa Sanpaolo.
A supporto del piano 5.0 l’istituto ha messo a disposizione delle imprese del Nord Est 16 miliardi per investimenti. In Veneto meno della metà dei distretti ha incrementato le esportazioni: su tutti spicca l’Oreficeria di Vicenza (+18,5%). Nel comparto metalmeccanico solo le Macchine agricole di Padova e Vicenza registrano un aumento (+6,4%), mentre tra gli altri settori, il Grafico-Cartario veronese segna +17,8%.
Nel Sistema casa solo gli Elettrodomestici di Treviso segnano un lieve aumento dell’export (+2,8%) e i Sistemi di Illuminazione di Treviso, Venezia, Vicenza e Padova mantengono stabili i valori (+0,9%). Gli altri distretti del Sistema moda Veneto hanno segnato un calo a doppia cifra nei principali mercati: giù l’Occhialeria di Belluno, Calzatura sportiva e sportsystem di Montebelluna, mentre la contrazione del mercato francese è stata rilevata soprattutto nelle Calzature del Brenta. Ripercussioni si sono sentite nelle esportazioni del Tessile e abbigliamento di Treviso.
Avvio d’anno positivo per tutti i distretti veneti dell’agroalimentare grazie all’aumento delle vendite in Germania, Russia, Regno Unito e Belgio. Lieve crescita per il Prosecco di Valdobbiadene, che replica i valori esportati nel primo trimestre del 2023. I distretti del Friuli Venezia Giulia, a fronte di 676 milioni esportati tra gennaio e marzo 2024, per il quarto trimestre consecutivo registrano un calo tendenziale del 10,6%. Il sistema casa dopo l’eccezionale balzo post pandemico (crescita a prezzi correnti del +20,8% tra il 2019 e il 2023), aveva già iniziato nel 2023 un periodo di graduale stabilizzazione delle esportazioni.
In particolare, nel primo trimestre del 2024 il distretto più rilevante della regione, il Mobile e pannelli di Pordenone, ha segnato una contrazione del 8,8%, con cali nel Regno Unito, in Germania e Francia, ma con una ripresa che fa ben sperare nel mercato statunitense (+34% nel 1° trimestre 2024 sul 1° trimestre 2023). Più accentuata invece la contrazione osservata nelle Sedie e complementi di arredo di Udine (-16,1%) e negli Elettrodomestici di Pordenone (-25,8%).
Nel comparto agro-alimentare, gli Stati Uniti trainano la crescita brillante del Caffè di Trieste (+13,8%) e contribuiscono a bilanciare in parte la diminuzione delle vendite nel mercato tedesco per il Prosciutto San Daniele che chiude il primo trimestre in calo del 15,2%. Vini e distillati del Friuli chiudono il trimestre in territorio negativo (-4,4%).—
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