Export veneto, Sace vede rosa: «Nel 2024 aumento del 4%»

Mestre, la mappa degli scambi commerciali: l’immagine di un’economia in salute. Benedetti: «L’ingresso nell’euro della Croazia ha aperto il mercato dei Balcani»
Sebastiano Lanza
CADONI - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - VISITA INTERPORTO PADOVA
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Le previsioni sono più che rosee per le esportazioni della regione per il 2024: Sace stima la crescita intorno al 4,2%. «Dopo il 2023 in sostanziale stabilità (-0,1% rispetto all’anno precedente) si prospetta un anno molto positivo per l’economia regionale, tenendo conto che l’export contribuisce per quasi la metà al Pil della regione (45,5%)». Queste le parole di Marina Benedetti, economista dell’Ufficio Studi del gruppo Sace, a margine dell’evento che disegna la mappa dell’export italiano e Veneto nel mondo, «naturalmente senza contare possibili fattori esterni, che potrebbero cambiare le prospettive, come una nuova guerra o disastri naturali».

L’immagine restituita dai dati è di un’economia in salute: il Veneto, che conta circa 400 mila imprese all’attivo, tra cui circa 25 mila piccole e medie imprese, ha esportato nel 2023 beni per un valore di 81,9 miliardi di euro, pari al 13,1% dell’export complessivo nazionale, confermandosi così come terza regione italiana. Vicenza è la prima provincia (28% del totale), seguono Treviso (20%), Verona (19%) e Padova (16%).

Interessante è anche dare uno sguardo ai principali Paesi delle esportazioni regionali: la connessione con l’industria tedesca si conferma trainante per l’economia veneta, insieme a Francia (in crescita del 3,7%) e Stati Uniti (-6,1%) che insieme coprono il 35% dell’export totale regionale. Questo nonostante la parziale frenata dell’economia tedesca dello scorso anno «però i numeri dicono che non ha impattato più dell’1% del totale delle esportazioni italiane». Colpisce però maggiormente l’incremento importante verso nuovi mercati, come la Croazia con un aumento del 12%, ma anche la Serbia (+8,9%): «L’entrata della Croazia nell’euro è stata fondamentale – commenta Marina Benedetti – e, grazie anche alla vicinanza geografica ne ha beneficiato il Veneto, aprendo il mercato dei Balcani». Espansione anche nei mercati di Turchia, Medio Oriente e Messico.

Un dato molto importante è quello dell’impatto dell’intelligenza artificiale sull’economia globale: Sace stima che l’Ia, applicata solo ad un terzo dell’economia, porterà un aumento della produttività a doppia cifra (tra il 10 e il 20%) nei prossimi cinque anni. «Non sono tecnologie nuove – continua Benedetti – ma ora iniziano a prendere un posto importante nello sviluppo tecnologico delle aziende». Sul suo impatto, anche nel mercato del lavoro, commenta: «Ci offre possibilità che prima non avevamo. Ad esempio, per restare in Veneto, quanti più dati per monitorare la salute del vino e dei vigneti potranno avere le aziende produttrici del Prosecco? Cambierà certo il lavoro e per questo sarà importante la formazione. Bisognerà avere personale che sappia sfruttare questa montagna di dati, ma l’impatto sarà senz’altro positivo».

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