Fantic perde e vara l’aumento di capitale. Anche Invitalia contattata per il rilancio
L’assemblea straordinaria dei soci di Fantic Motor, riunitasi il 23 settembre, ha deliberato un’importante operazione di rafforzamento del capitale sociale per fronteggiare le perdite accumulate e rilanciare la società

Il Caballero tornerà a rialzare la sua ruota.
L’assemblea straordinaria dei soci di Fantic Motor, riunitasi il 23 settembre, ha deliberato un’importante operazione di rafforzamento del capitale sociale per fronteggiare le perdite accumulate e rilanciare la società. L’azienda veneta, specializzata nella produzione di moto e bici, ha approvato la riduzione del capitale sociale da 38 milioni a 13,5 milioni di euro, seguita da un nuovo aumento scindibile fino a 27 milioni.
Questo intervento, mirato a ripristinare la solidità patrimoniale e a supportare un ulteriore piano di sviluppo, è stato reso necessario dalle perdite registrate negli ultimi esercizi. Secondo il verbale di assemblea, queste ultime potrebbero ammontare, al 31 dicembre 2023, ad un passivo di 28,8 milioni di euro, con una previsione di ulteriori 13,8 milioni di euro al 30 giugno 2024.
La situazione porterebbe, si legge nel documento, il patrimonio netto a scendere a 14,5 milioni di euro, rendendo necessario un rafforzamento. L’aumento di capitale verrà offerto ai soci in opzione, senza sovrapprezzo, con un termine di sottoscrizione di 30 giorni e sarà ripartito proporzionalmente alle quote attualmente detenute.
Durante l’assemblea, il presidente del consiglio di amministrazione, Tiziano Busin, ha illustrato la situazione finanziaria della società, sottolineando la necessità di intervenire per consentire un rafforzamento patrimoniale. Contestualmente, è stato annunciato l’avvio di contatti con Invitalia e altri investitori per valutare un possibile intervento, che potrebbe comportare l’ingresso di nuovi investitori nel capitale della società. Tale eventualità verrà sottoposta all’assemblea al termine dell’attuale operazione di aumento di capitale.

Nel frattempo, il nuovo amministratore delegato, Maurizio Roman (fratello di Mariano Roman, che rimane vicepresidente), sta lavorando a un piano industriale di rilancio che verrà presentato a breve al consiglio di amministrazione. Il piano si concentrerà su attività strategiche per l’implementazione del piano di sviluppo approvato recentemente in cda.
L’obiettivo è trasformare l’operazione finanziaria in un piano industriale concreto, capace di garantire la stabilità e la crescita della società nel lungo periodo.
In questo contesto, emerge un ulteriore dettaglio significativo: la famiglia Buzzi, noti imprenditori del cemento con un cementificio a Monselice e altre attività nel Pordenonese, è entrata nel capitale sociale di Fantic Motor circa un anno fa, a valle di un aumento di capitale lanciato da 30 milioni, lanciato a novembre del 2023 e finalizzato attorno al mese di febbraio di quest’anno, acquisendo una quota pari al 16,2%. I Buzzi sono anche soci di Venetwork, la rete di 80 imprenditori presieduto da Alberto Baban, e fanno parte del polo Venesport, altra iniziativa in ambito sportswear riferibile alla stessa rete.
La loro presenza nel capitale della società sottolinea la fiducia nel rilancio dell’azienda veneta e il sostegno degli azionisti storici, tra cui Enrico Franzolin (primo azionista con il 18% attraverso la sua Efh), Tiziano Busin (16,7%), Luca Marzotto (11%), Piero Bressan, Lauro Buoro e gli altri membri di VenetWork, che insieme hanno approvato all’unanimità tutte le delibere proposte dal cda. Con l’aumento di capitale e il possibile coinvolgimento di Invitalia, Fantic Motor si prepara a intraprendere un percorso di rilancio, rafforzando la propria struttura patrimoniale e ponendo le basi per un ritorno alla redditività. —
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