Fare il pane con i big data: la rivoluzione di Morato

Con questo progetto di business intelligence il gruppo vicentino da 300 milioni di ricavi adotta un modello di misura e controllo delle prestazioni propedeutico alla valutazione economico-finanziaria delle performance industriali

VICENZA. Morato, gruppo internazionale del mondo della panificazione, avvia un progetto di Business Intelligence applicata al sistema produttivo, che permette di misurare, controllare e ottimizzare i processi. Il progetto è orientato alla creazione di un nuovo modello industriale che permetta di strutturare precisi indicatori di performance, per migliorare l’esperienza degli operatori delle linee di produzione.

Rimane ovviamente centrale il fattore umano e il know how dei singoli lavoratori che hanno così la possibilità di crescere a livello professionale tramite specifici percorsi di formazione.

Grazie al tracciamento e all’analisi di dati significativi e trasversali alle diverse funzioni aziendali, Morato con questo progetto può adottare un modello di misura e controllo delle prestazioni che sia propedeutico alla valutazione economico-finanziaria delle performance industriali relativamente alla resa di aree differenti come produzione, costi e manodopera.

In particolare, l’analisi di produttività e rese è svolta con indicatori orientati a misurare le performance dal punto di vista dei rendimenti delle linee e quindi dell’efficienza globale, dei cali per fase, delle rese di materia prima.

Analizzare e comprendere i processi produttivi (impianti, persone, materiali), tracciandone i caratteri distintivi, le variabili significative e i vincoli organizzativi, operativi e tecnologici, ha quindi l’obiettivo di formalizzare un modello di riferimento industriale che fungerà da base per la possibile evoluzione di un sistema di costificazione, di misura e controllo delle prestazioni (business intelligence).

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