Fedrigoni vende gli stabilimenti per 280 milioni e li userà in affitto

Il gruppo Fedrigoni ha venduto la quasi totalità dei suoi immobili per 280 milioni di euro. Si tratta di un’operazione di vendita e locazione, tra le più importanti a livello internazionale. La storica società veronese, produttrice globale di carte speciali per il packaging di lusso con fatturato di oltre due miliardi di euro, rimarrà all’interno degli stabilimenti e pagherà un canone di affitto per i prossimi 20 anni.
L’accordo è stato sottoscritto con un fondo di investimento alternativo immobiliare riservato chiamato “Italian Industrial Real Estate Fund”, costituito e gestito da Savills Investment Management Sgr, partecipato da W. P. Carey, specializzato in questo tipo di strategie.
La gran parte degli asset sono locati in Italia (85%), tra Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Marche, mentre il restante 15% è suddiviso tra Spagna e Germania. Il portafoglio, che costituisce la maggior parte degli impianti produttivi detenuti dal gruppo in Europa, vanta 414.000 metri quadrati di costruito.
È composto per la maggior parte da spazi industriali, con annesse superfici logistiche e ad uso ufficio. Due le tranche dell'accordo: la prima a dicembre 2023 (144 milioni di euro) e la seconda a gennaio 2024 (136 milioni). Sono 17 gli immobili totali ceduti (13 in Italia, tre in Spagna e uno in Germania). In Veneto sono interessati gli stabilimenti di Verona e Buttapietra, mentre in Friuli Venezia Giulia c’è Cordenons, poi Scurelle e Arco nel Trentino Alto Adige.
Questo ha permesso al gruppo Fedrigoni (controllato congiuntamente da Bain Capital e BC Partners) di valorizzare il portafoglio immobiliare, liberando risorse per ottimizzare la struttura finanziaria del gruppo e reinvestire nella crescita.
Da qualche anno operazioni di questo tipo non sono rare a livello internazionale, ma interessano sopratutto il settore logistico, aerei e residenze per anziani, meno quello industriale. Gli investitori internazionali guardano con sempre più interesse all’immobiliare, anche italiano. Si tratta di operazioni con un rischio basso: chi investe sottoscrive immediatamente un contratto di locazione a lungo termine con la società che cede l’immobile.
Per questa operazione è stata assistita da SI – Studio Inzaghi, Gianni & Origoni, Pérez-Llorca e Reius sui profili legali nazionali e internazionali della transazione. Cbre ha agito invece come advisor finanziario ed immobiliare per la vendita e contestuale locazione degli asset.
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