Fidia, accordo con Sanofi: obiettivo 540 milioni
L’acquisizione riguarda medicinali ginecologici dall’elevato valore terapeutico. Pizzocaro: «Continuiamo a crescere in Arabia Saudita, Turchia e Nord Africa»

«L’accordo appena concluso con Sanofi dimostra la nostra volontà di crescere nonostante le incertezze economiche del periodo e al tempo stesso di rafforzare la nostra presenza in aree importanti del mondo come l’Arabia Saudita, la Turchia e il nord Africa». Con l’operazione appena conclusa Carlo Pizzocaro, amministratore delegato e presidente della padovana Fidia Farmaceutici, è uno dei pochi che può vantare di aver conquistato la Francia, Paese che spesso non vede di buon occhio le acquisizioni realizzate da aziende italiane. Il governo francese prima di dare l’ok definitivo ha infatti valutato tutti gli aspetti dell’operazione, dato che le aziende nazionali farmaceutiche vengono ritenute asset fondamentali su cui esercitare la “golden power” (la possibilità di autorizzare o bloccare accordi con l’estero).
L’acquisizione riguarda principalmente specialità medicinali ginecologiche dall’elevato valore terapeutico distribuite in più di cinquanta Paesi, alcuni già presidiati con filiali o distributori (ad esempio Egitto, Turchia, Arabia Saudita, Marocco e Francia), ma anche altri in cui l’azienda entra per la prima volta, specialmente nell’Africa Sub-sahariana. «La distribuzione dei prodotti del portfolio è diversificata in quattro regioni di cui il 70% concentrato tra Africa e Medio Oriente, geografie strategiche perché con una crescita demografica sostenuta nel lungo periodo», sottolinea Pizzocaro, «in più ci permette di aprire nuove sedi in Arabia Saudita e Turchia».
L’accordo rappresenta la seconda acquisizione da Sanofi, dopo l’acquisto nel 2021 di un portfolio integrato di farmaci antinfiammatori, manovra che ha contribuito al trend di crescita a doppia cifra di Fidia in concomitanza con l’emergenza sanitaria globale. Ha permesso di mantenere un trend positivo anche nell’esercizio 2023 (+12,5% su 2022 a cambi correnti, +13% a cambi costanti) sia per il mercato nazionale che internazionale, con un fatturato pari a 463,5 milioni di euro. E con l’ultima operazione l’obiettivo dell’azienda di Abano è raggiungere i 540 milioni di euro di fatturato.
«Il 2023 è stato estremamente positivo seppure caratterizzato da un andamento delle vendite altalenante», sottolinea Pizzocaro, «benché il contesto economico fosse altamente instabile a causa delle crisi geopolitiche, l’azienda ha continuato ad attuare la sua strategia di sviluppo, agendo parallelamente su diversificazione del portfolio, internazionalizzazione ed internalizzazione di parte delle produzioni al fine di aumentare le marginalità sulla vendita dei prodotti finiti industrializzati. L’accordo appena siglato con Sanofi dimostra l’ottima salute dell’azienda e la nostra volontà di crescere nonostante le incertezze economiche del periodo, rafforzando la nostra presenza nei paesi in cui siamo già attivi e penetrando nuovi ed emergenti mercati».
Risultati positivi sono stati ottenuti anche all’estero dove Fidia consolida un trend di crescita a doppia cifra (+13,3% con un fatturato pari ad oltre 219 milioni di euro) sia delle filiali che dei distributori terzi, nonostante alcune criticità logistiche che hanno colpito i principali mercati. «Come filosofia voglio crescere tutti gli anni», conclude Pizzocaro, «è giusto poi sottolineare che queste acquisizioni le portiamo a termine con risorse interne». Con circa il 6% del fatturato investito nel corso del 2023, Fidia ha poi sostenuto diversi progetti di R&S nei centri di ricerca di Abano Terme e Noto (Siracusa), trasversali a tutte le aree terapeutiche in cui l’azienda opera attualmente, e nelle aree discovery, sviluppo preclinico, sviluppo formulativo e ricerca clinica.
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