Fidia, il business cresce del 12%: «Più vendite in Italia e all’estero»

Raddoppiata la sede di Abano: sono 40 milioni le fiale di vaccino liofilizzato prodotte. Il presidente Pizzocaro: «I nostri prodotti sono estremamente avanzati e competitivi»
Riccardo Sandre

Dopo un balzo in avanti dell’11% nel 2022, chiuso a 412 milioni di euro di ricavi, la aponense Fidia Farmaceutici prosegue la sua crescita anche nei primi 5 mesi del 2023, registrando un ulteriore incremento del 12%. Una progressione per nulla scontata per un’azienda che deve il 52% del suo fatturato al mercato italiano e il resto ai mercati esteri globali.

«Registriamo un incremento delle vendite intorno al 12% sia sul mercato domestico che su quelli internazionali» spiega Carlo Pizzocaro, presidente e Ad di Fidia. «Questo malgrado il rallentamento degli Stati Uniti, causato da una politica più stringente in materia di rimborsi per le cure supportare dai nostri prodotti, e un mercato italiano che ha visto solo nell’ultimo mese una flessione del 6% complessivo della spesa degli italiani in farmacia. Soprattutto sul mercato italiano questi dati testimoniano una crescita delle nostre quote di mercato nei segmenti dello Skin Care e dei prodotti dell’Eye Care a base di acido ialuronico che è uno dei nostri prodotti di punta».

Dopo avere raddoppiato la sede di Abano Terme portando la produzione da 20 milioni di unità di vaccino liofilizzato prodotte ai 40 milioni attuali (le nuove linee produttive saranno operative a partire dalla fine del 2023), Fidia Farmaceutici si prepara ad un nuovo ciclo annuale di investimenti da 37 milioni di euro. Denaro che sarà distribuito nei 4 stabilimenti Italiani del gruppo.

«Si tratta di investimenti che si rendono necessari per fare fronte alla crescita prevista dei nostri ricavi» spiega Pizzocaro. «Una crescita che solo per quanto riguarda prodotti storici come la Connettivina viaggia ad un ritmo del +30% solo nell’ultimo anno».

E se Fidia ha chiuso il 2022 con un fatturato in crescita del 11% a quota 412 milioni di euro e con un ebitda margin intorno al 19% (a quota 77, 1 milioni di euro), in flessione rispetto ai 75 milioni di euro del 2021 (quando il fatturato dell’azienda era a 370 milioni di euro) la società si prepara ad un nuovo anno record: sul piano del fatturato per lo meno confermando il trend attuale a due cifre (+12% circa) su quello della redditività portando l’ebitda intorno ai 90 milioni di euro entro fine anno, recuperando così l’impatto legato all’aumento dei costi di tutte le commodities che a cui l’azienda ha dovuto fare fronte durante l’anno scorso.

«Puntiamo a “Fidializzare” il mondo, per dirla con una battuta» conclude il presidente di Fidia Farmaceutici. «Il nostro è un gruppo di lavoro solido e orientato alla crescita, i nostri prodotti sono estremamente avanzati e competitivi, sia sul mercato nazionale che su quelli globali, e possiamo contare su investimenti costanti in Ricerca e Sviluppo che sono in grado di offrirci nuovi prodotti e nuove potenzialità di sviluppo sui mercati. Abbiamo scelto fin dal principio di reinvestire in azienda i nostri utili (37,8 milioni di euro nel 2022 contro i 33 circa del 2021) e questo ci garantisce una ottima liquidità». Sono questi spesso i presupposti perché le aziende associno alla crescita organica operazioni straordinarie ed acquisizioni in grado di far fare alle società nuovi balzi in avanti».

In proposito il presidente di Fidia Farmaceutici, Pizzocaro, non si sbilancia ma non si possono escludere novità significative in questo senso già nei prossimi mesi.

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