Fidia su due binari: si rafforza nei vaccini e mette in cantiere un’acquisizione

L’azienda duplicherà la capacità produttiva entro il 2022, Pizzocaro: a breve l’annuncio di un’operazione straordinari

PADOVA. Un 2020 congelato per la padovana Fidia, che chiude il 2020 con circa 2 milioni in più rispetto ai 308 milioni di fatturato 2019. A causare il sostanziale blocco della crescita di un'azienda che nel 2015 fatturava circa 216 milioni di euro e che conta di arrivare nei prossimi tre anni a superare i 500 milioni di euro di valore della produzione, gli effetti di una pandemia che hanno spinto i vertici della società a posticipare al 2021 molte delle attività di lancio di nuovi prodotti nel mondo e in Italia.

Si caratterizza così come un anno particolare, quello in corso per Fidia. L’anniversario Ai progetti di sviluppo programmati si associa infatti un anniversario importante, il 75° della società farmaceutica di Abano Terme. «Il 2020 ci ha fermato ma ci ha anche permesso di prepararci al meglio per un 2021 che crediamo sarà di svolta per la società» spiega il presidente e amministratore delegato di Fidia Farmaceutici Carlo Pizzocaro.

«Al di là della pandemia e di un primo trimestre che prevediamo sarà ancora piuttosto fermo, siamo convinti di potere recuperare il tempo perduto già a partire dalla primavera, mettendo a segno gli obiettivi previsti e confermando una redditività in perfetta salute. Siamo in effetti sicuri che i nostri prodotti e il mercato di riferimento, sia quello italiano che quello globale, confermeranno il trend di crescita previsto già a partire dall'estate per poi proseguire negli anni successivi».

E se nel 2020, rispetto ad un budget disegnato prima dell'arrivo del Covid 19, gli obiettivi relativi alle vendite sono stati inferiori a circa il 20%, l'indice di redditività dell'Ebitda ha comunque fatto registrare una performance oltre le aspettative e pari a circa 50 milioni di euro.

Efficienze e costi

«Il Covid ha colpito anche noi», spiega il presidente di Fidia Farmaceutici, «trattenendoci dal dispiegare il piano previsto per il 2020. Ma non ci ha impedito di gestire al meglio la nostra impresa lavorando sulle efficienze e sui costi. Abbiamo fatto molto poco ricorso alla cassa integrazione, ma abbiamo chiesto a tutti, dirigenza compresa, qualche sacrificio.

In realtà in alcuni casi la riduzione di spesa ci è stata imposta dalla situazione sanitaria in atto: per fare un esempio banale, tenere fermi 400 informatori farmaceutici per un mese ci è valso un risparmio, solo di gasolio, di circa 140 mila euro. Per farne uno meno banale, la cancellazione di tutti i grandi eventi fieristici e congressuali di settore in tutto il mondo, da una parte non ci ha permesso di presentare i nostri nuovi prodotti (fermando così l'espansione dell'azienda per l'ano scorso), dall'altra però ci ha garantito risparmi non indifferenti».

Nel complesso tuttavia il percorso di investimenti in innovazione di processo e di prodotto in Fidia non si è fermato affatto. Procede infatti a pieno ritmo la realizzazione di una seconda linea per la produzione di vaccini. Un progetto da 40 milioni di euro che garantirà all'azienda farmaceutica di Abano Terme di duplicare la propria capacità produttiva entro la fine del 2022 portando gli impianti alla soglia dei 200 milioni di dosi annue di vaccini liofilizzati (più stabili ma più lunghi da realizzare di quelli liquidi).

A questo progetto si aggiungono i consueti adeguamenti tecnologici del sito e la realizzazione, proprio l'anno scorso, di un nuovo impianto da circa 3 milioni di euro per la produzione di colliri oftalmici. «Un'azienda come la nostra deve avere prospettive di sviluppo e programmi di investimento che guardano oltre le contingenze, pure drammatiche e complesse come il Covid19» continua Pizzocaro.

«Questo tuttavia non implica che non si guardi con attenzione alla realtà contingente con cui tutti dobbiamo confrontarci. Lo dimostra il cambio di strategia che il Covid 19 ci ha imposto l'anno scorso. Un anno in cui avremmo lanciato sul mercato italiano e globale molti nuovi prodotti capaci di farci crescere fino ai 370 milioni di euro di fatturato circa».

Il target dei 500 milioni

Ma multinazionale padovana della farmaceutica, leader mondiale nei prodotti a base di acido Ialuronico, non guarda a questo 2021 solo come un anno di crescita organica. Sembra infatti essere pronta a breve una nuova acquisizione che punta a spingere ancora più in alto l'asticella del fatturato di Fidia.

«Entro la fine di questo primo trimestre crediamo di potere annunciare la sigla di un accordo di acquisizione su cui stiamo lavorando da tempo», conclude il presidente di Fidia Farmaceutici. «Un'operazione importante che crediamo contribuirà a portare il nostro fatturato aggregato sopra i 400 milioni di euro già durante quest'anno. Un passo in più verso quell'obiettivo triennale di fatturato a quota 500 milioni di euro che la nostra struttura è organizzata per ottenere e che credo raggiungeremo nei tempi previsti, superando anche le difficoltà che la grande pandemia di Covid 19 ha portato sui mercati globali». —

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