Fincantieri alla prova dei conti, le sfide del nuovo piano

Oggi il consiglio si riunisce per approvare il Progetto di Bilancio 2022. Domani mattina il Ceo Folgiero e Cfo Giuseppe Dado incontreranno gli analisti

Luigi Dell'Olio

Questa sera Fincantieri diffonderà i dati relativi al bilancio 2022, che saranno approfonditi nel corso di una conference call con gli analisti domattina alle 9, alla quale prenderanno parte Pierroberto Folgiero (amministratore delegato e direttore generale) e Giuseppe Dado (chief financial officer).

C'è moderato ottimismo sul mercato, con il titolo che ha guadagnato poco meno del 5% nel corso dell'ultima settimana e oltre l'11% da inizio anno, complice il buon andamento di tutto il listino azionario. I primi nove mesi dello scorso anno si sono chiusi con ricavi in crescita del 17% nel confronto annuo a 5,32 miliardi di euro, con progressi in tutti i settori in cui opera il gruppo: lo shipbuilding (cioè la costruzione delle navi), che fa quasi tre-quarti del business, è cresciuto del 9,1%; l'offshore e navi speciali ha fatto un balzo in avanti dell'86,4%; infine sistemi, componenti e servizi del 25,5%.

L'utile prima degli interessi, delle tasse, delle componenti straordinarie, delle svalutazioni e degli ammortamenti (Ebitda) è invece sceso da 330 a 172 milioni di euro, con il margin Ebitda passato dal 7,3 al 3,2% scontando in particolare la flessione della marginalità del settore infrastrutture, a seguito di un'analisi aggiornata dei rischi e dei costi effettuata dal nuovo management nel corso della prima parte dell'anno.

Numeri che complessivamente evidenziano la ripartenza degli ordinativi cruise, con una richiesta di navi equipaggiate con le tecnologie all'avanguardia e alimentate da motori di nuova generazione a basso impatto ambientale. Il confronto di domani sarà anche l'occasione per fare il punto sulle strategie di medio periodo, a cominciare dalla conferma di una decisa ripresa del cruise, che secondo l'associazione mondiale di settore è destinata a rafforzarsi nell'anno in corso per raggiungere a regime una crescita del numero di passeggeri sulle navi da crociera del 6,4% annuo da qui al 2030, per un totale di 46 milioni di passeggeri, in linea con i dati pre-pandemia.

Una spinta forte è attesa anche dal militare, soprattutto dopo che gli Stati occidentali hanno deciso di aumentare la spesa per la difesa in reazione all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. A crescere sarà soprattutto la domanda di fregate, corvette e sottomarini, ambiti nei quali il gruppo triestino ha una posizione di forza grazie alla sua capacità di integratore di piattaforma e dei programmi in esecuzione. In questo campo decisivo sarà il ruolo del sistema Italia, dato che la capacità di intercettare mandati passa anche dalle buone relazioni istituzionali. Al di là dei filoni di business, Fincantieri ha indicato la volontà di rivisitare i processi produttivi e implementare la digitalizzazione dei cantieri, aumentando l'efficienza di ingegneria e produzione in questi ambiti. Il tutto accompagnato dall'estensione della fornitura di servizi per la gestione operativa della nave nel suo intero ciclo di vita, grazie al rafforzamento del ruolo di digital design authority e di integratore di soluzioni complesse che includono sistemi di automazione, data management e intelligenza artificiale

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