Fincantieri, brain storming di ingegneri le navi ad alta tecnologia

Per la prima volta il colosso cantieristico ha convocato una una convention con un mega-gruppo di lavoro di oltre 100 persone tra interni, aziende esterne di ingegneria e ditte specializzate in lavorazioni di alta tecnologia. Obiettivo: far fronte a un carico di lavoro di ingegneria mai registrato nella sua storia legato alla progettazione di 5 o 6 prototipi di navi green e ad alta tecnologia

Giulio Garau
Il cantiere di Marghera
Il cantiere di Marghera

Il Gruppo Fincantieri ha in progettazione 5 o 6 prototipi di navi green e ad alta tecnologia da realizzare, con conseguente un carico di lavoro di ingegneria mai registrato nella sua storia. Una situazione straordinaria alla quale il colosso cantieristico risponde in maniera altrettanto straordinaria convocando, per la prima volta, una convention con un mega-gruppo di lavoro di oltre 100 persone tra interni, aziende esterne di ingegneria e ditte specializzate in lavorazioni di alta tecnologia. Società per la gran parte nate anche “in simbiosi” con Fincantieri e che lavorano accanto agli otto cantieri del Gruppo, in particolare Monfalcone e Marghera

Un briefing mai visto che si è svolto ieri a Trieste nel palazzo della Marineria dove ha sede la progettazione, durato tutta la giornata con la presenza dell’amministratore delegato Pierroberto Folgiero e, tra gli altri, del direttore generale della Divisione navi mercantili Luigi Matarazzo. Alla giornata di lavoro, curata dal direttore della progettazione della divisione navi mercantili Pierluigi Punter oltre a 34 interni, hanno partecipato oltre 50 aziende di ingegneria (41% con ragione sociale in Fvg) e quasi 80 tecnici di ditte esterne.

La realizzazione di una parte di nave
La realizzazione di una parte di nave

Attualmente l’ingegneria per le sole navi da crociera ha una capacità interna di circa 900 persone ai quali si aggiungono altrettante risorse delle società dell’indotto che Fincantieri considera partner più che dei fornitori.

Tema della discussione non solo il volume della produzione, ma soprattutto i nodi tecnologici da superare per la realizzazione di questi prototipi: la parte green, la gestione delle emissioni da abbattere, la sfida della digitalizzazione. Questioni da gestire al meglio dal punto di vista ingegneristico. Anche perché questi prototipi (le grandi unità per la Norwegian cruise line, le tre mega navi Carnival a Lng, le tre Crystal di alta gamma e ultima generazione) stanno affrontando proprio la parte più delicata, quella della progettazione.

La parte dell’ingegneria riveste un ruolo importantissimo nello sviluppo di un prodotto complesso come le navi in cui le più svariati sistemi e relative tecnologie devono trovare una sintesi con Fincantieri che funge da un lato da esperto delle discipline navali e dall’altro di integratore di sistemi.

Il cantiere di Monfalcone
Il cantiere di Monfalcone

E ieri con le ditte c’è stato anche un confronto su come affrontare le nuove costruzioni, a partire dallo scafo sino agli impianti meccanici, di condizionamento, elettrici e di arredamento. L’obiettivo della giornata alla Marineria, è stato quello di condividere gli scenari pluriennali riguardanti la necessità future previste dal carico di lavoro. Poi presentare e condividere l’evoluzione dei processi e degli strumenti per l’ingegneria anche in considerazione dell’evoluzione tecnologica che tali strumenti stanno registrando. Infine creare maggior sinergia tra le risorse interne e quelle esterne rafforzando lo scambio di informazioni ed idee necessarie allo sviluppo della qualità dei prodotti progettati. Una situazione assolutamente straordinaria per Fincantieri.

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