Fincantieri, così cambia lo stabilimento di Porto Marghera: nuovo edificio, inaugurazione a fine anno

La palazzina è già ben visibile dalla strada. Cambia anche l’area di costruzione delle navi, investimenti per 150 milioni
Marghera - Fincantieri
Marghera - Fincantieri
VENEZIA. Percorrendo via della Libertà – oggi è un cantiere a cielo aperto per la realizzazione della nuova grande rotatoria soprelevata – nell’orizzonte di Porto Marghera è ormai ben visibile il nuovo intervento della Fincantieri. Realizzato a ridosso di via delle Industrie, dallo storico ingresso dello stabilimento verso i fasci di binari che tagliano via del Commercio, è solo la parte più visibile di un intervento più ampio dell’intero cantiere navale. 
 
Interventi previsti
 
Investimenti pari a 150 milioni per i prossimi 5 anni, finalizzati a rendere più efficiente lo stabilimento di Marghera, rafforzando l’attuale capacità produttiva per costruire navi di stazza lorda fino a 150. 000 tonnellate circa con l’obiettivo di riuscire a consegnare una nave ogni 11 mesi. Gli interventi riguardano, in particolare, le attività di produzione scafo, l’aumento delle aree di pre-montaggio e pre-allestimento blocchi e sezioni navi, la razionalizzazione delle aree di stoccaggio materiali, l’ampliamento e l’adeguamento di strutture come gli spogliatoi, gli uffici o i parcheggi. In più, per rispettare i tempi delle commesse navali programmate nei prossimi anni, l’attuale parco lamiere e profili verrà riconvertito in un nuovo piazzale e l’officina costruzioni navali verrà parzialmente demolita, consentendo di ricavare una nuova area per l’allestimento sezioni di premontaggio. La nuova area di premontaggio occuperà una superficie totale di circa 30.000 metri quadrati e sarà servita da una nuova gru a «cavalletto». Un intervento parallelo alla costruzione della nuova “linea di costruzione pannelli automatica” con il prolungamento dell’officina esistente. 
 
La palazzina blu
 
L’edificio si sviluppa su tre livelli, i primi due ad uso spogliatoio per le maestranze e l’ultimo per uffici. La palazzina ha una pianta di circa 1500 metri quadrati, realizzata sfruttando al massimo l’area disponibile tra la viabilità interna ed esterna, cercando di ottimizzare l’occupazione delle aree interne del cantiere. Per realizzarla ci sono voluti 18 mesi - compresi quelli travagliati del primo lockdown, la scorsa primavera - e l’inaugurazione, conferma l’azienda, è prevista per la fine dell’anno anche se, ovviamente, la cerimonia dovrà tenersi in forma ridotta.
 
Dal punto di vista energetico, come per quasi tutte le nuove costruzioni, è stato deciso di installare sistemi a pompa di calore e pannelli solari termici. Oltre ai pannelli fotovoltaici per l’energia elettrica (da oltre 35 Kw di picco) e l’impianto di illuminazione Led. Oggi a Porto Marghera lavorano circa 1000 dipendenti diretti, ma i lavoratori salgono a 5 mila considerando appalti e sub-appalti. Tra i lavoratori stranieri la comunità più rappresentata è quella bengalese. —
 

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