Fincantieri costruisce due pattugliatori per l’Indonesia. Ordine da 1,18 miliardi
È la prima commessa di carattere militare dagli anni del Covid e segna l’ingresso del gruppo triestino nel mercato del Paese asiatico

Due pattugliatori polivalenti di altura, per un valore di 1,18 miliardi di euro, costruiti dalla Fincantieri, per la Marina militare indonesiana. La commessa, primo ordine militare dal Covid, riveste una portata storica: Fincantieri infatti entra per la prima volta nel mercato indonesiano e conferma «la strategia di crescita del gruppo nel mercato della difesa». Una notizia che ha subito avuto un effetto positivo a Piazza Affari: il titolo infatti ha guadagnato lo 0,89% a 0,68 euro.
Si tratta di navi «altamente flessibili» e con un alto livello tecnologico, capaci di svolgere operazioni di pattugliamento, di soccorso in mare, di Protezione civile e di «combattere in prima linea», come è spiegato in una nota. I due pattugliatori, in origine destinati alla Marina militare italiana, sono in costruzione e allestimento nei cantieri di Riva Trigoso e Muggiano, in Liguria. Le unità sono lunghe 143 metri e possono viaggiare oltre i 32 nodi. A siglare il contratto sono stati il numero uno di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, e il ministero della Difesa indonesiano, alla presenza di Dario Deste, direttore generale della Divisione navi militari.
«Questo contratto è una pietra miliare per lo sviluppo della partnership strategica tra il nostro gruppo e l'Indonesia - ha spiegato lo stesso Folgiero - lo vediamo come la prima di altre importanti opportunità di collaborazione con il ministero della Difesa indonesiano, in una logica di partnership a lungo termine grazie al supporto strutturale delle nostre istituzioni, a partire dal ministero della Difesa e dalla Marina militare italiana». «Il Sud Est asiatico è un'area centrale dal punto di vista geopolitico dove Fincantieri vuole rafforzare la sua presenza, come definito nel piano industriale» ha concluso Folgiero.
L'interesse del ministero della Difesa indonesiano per le Unità Ppa (termine tecnico per indicare i pattugliatori polivalenti) nasce dalla campagna navale in Estremo Oriente proprio di una nave della classe Ppa, la Francesco Morosini della Marina militare italiana, che nel 2023 ha fatto tappa anche in Indonesia. Secondo Fincantieri, l'operazione potrebbe innescare ulteriori sinergie in campo operativo, industriale e tecnologico tra i due Paesi. Le unità potranno supportare l'Indonesia nel tutelare gli interessi nazionali e contribuire alla stabilità del delicato quadrante strategico dell'Indo-Pacifico. Nello specifico, Fincantieri in particolare sarà “prime contractor” nei confronti del ministero della Difesa indonesiano e coordinerà gli altri partner industriali, tra cui Leonardo, per gli adeguamenti del sistema di combattimento delle navi e la prestazione dei relativi servizi logistici.
Il pattugliatore polivalente è in grado di impiegare imbarcazioni veloci tipo Rhib (Rigid hull inflatable boat) sino a una lunghezza di oltre 11 metri, che possono essere messe in mare con gru laterali o rampa di alaggio a poppa. Può avere un equipaggio di 170 persone ed è dotata di un impianto combinato diesel e turbina a gas (Codag) e di un sistema di propulsione elettrica. Sono previste differenti configurazioni di sistema di combattimento: a partire da una versione “leggera”, relativa al compito di pattugliamento, integrata di capacità di autodifesa, fino a una “completa”, equipaggiata con il massimo della capacità di difesa. Come spiega il sito della Marina, i Pattugliatori polivalenti d’altura (Ppa) rientrano nel “Programma Navale per la tutela della capacità marittima della Difesa”, per acquisire navi di nuova concezione – sette navi (più tre previste in opzione) – per la sorveglianza e la sicurezza marittima nazionale. Le unità sono progettate in tre versioni Light, Light plus e Full. All’Indonesia Fincantieri consegnerà quindi i pattugliatori 5 e 6, ovvero Marcantonio Colonna e il Ruggiero di Lauria.
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