Fincantieri, il 66% delle 12 mila aziende della filiera sono Pmi

Fincantieri ha riunito di recente a Genova le imprese fornitrici che, tutte insieme, valgono 158 miliardi di euro di fatturato aggregato e 556mila dipendenti nel mondo. Sono infatti oltre 12mila le aziende che compongono la base dei fornitori del gruppo triestino provenienti da oltre 50 Paesi, 5.700 delle quali operano con i cantieri italiani.
L’eccellenza della produzione di Fincantieri si riflette anche nella sua capacità di esportare grazie «al ricorso significativo ad una fitta rete di imprese in grado di offrire apparati, semilavorati, addetti specializzati e maestranze impiegate direttamente nei cantieri».
Ma quanto vale il sistema dell’indotto della più importante impresa navalmeccanica italiana?Il moltiplicatore della produzione di Fincantieri è superiore a quattro: per ogni euro di produzione del gruppo triestino se ne attivano ulteriori 3 nel resto dell’economia italiana.
«Fincantieri - ha spiegato il Ceo Pierroberto Folgiero- può essere un laboratorio di come si proietta l'industria pesante nel futuro, in un Paese come l'Italia, su un prodotto dove siamo leader mondiali. Sulle navi ad alta complessità siamo l'azienda più grande del mondo».
Oggi circa l’80% degli acquisti di Fincantieri avviene in Italia, attraverso un parco fornitori composto da piccole e medie imprese specializzate in diversi macro-settori. La progettazione, realizzazione, riparazione e il refitting di grandi navi implica, infatti, il rilevante coinvolgimento di aziende anche del made in Fvg.
Una decina le imprese che hanno partecipato al meeting genovese con base in Friuli Venezia Giulia: la Conit di Staranzano lavora nel settore navale dagli anni Novanta; il Consorzio Blue Line Group di Monfalcone riunisce aziende specializzate nell’installazioni per realtà navali ed industriali.
E poi ci sono aziende come la triestina Itaqua che opera nel settore delle costruzioni e delle manutenzioni navali ed industriali con stabilimenti in Italia, Croazia e Romania. E ancora la Naval Suppliers di San Pietro al Natisone (porte e finestre). Fra le aziende presenti a Genova anche Nord Est Engineering; Onda, Pf Group; Trident Maritime Systems.
L’impatto sull’occupazione è ancora più alto. In media, secondo i dati forniti dal gruppo, i 9.700 addetti Fincantieri attivano ulteriori 29.000 indiretti di primo livello (appalti con fornitura di manodopera) a cui si aggiungono 10.000 di secondo livello (per la fornitura di semilavorati e materiali finiti). Il moltiplicatore diretto e indiretto dell’occupazione è pari a 5.
Fincantieri ha fatto sapere di realizzare in Italia circa l’80% dei suoi acquisti rivolgendosi a un parco fornitori composto da Pmi altamente specializzate in diversi macro-settori, per le quali il gruppo guidato da Pierroberto Folgiero rappresenta un vero e proprio capo filiera sia per lo sviluppo dell’innovazione che per l’accesso a nuovi mercati altrimenti difficilmente raggiungibili a causa delle ridotte dimensioni.
Alle imprese italiane si affiancano infine anche oltre 1.000 fornitori stranieri, principalmente europei e nord-americani, da cui Fincantieri ha acquistato componenti e apparati per poco meno di 900 milioni di euro all’anno nel triennio.
L’ad Folgiero, durante la convention, ha indicato le sfide cruciali che attendono il gruppo quali la transizione energetica e digitale che «impongono dei parametri che Fincantieri non può centrare senza portare a bordo i propri fornitori».
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